Un addetto ai servizi cimiteriali di Matera (in servizio fra 2018 e 2019) è accusato di truffa in danno di un ente pubblico, falso aggravato e continuato.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera, hanno permesso di accertare 30 procedure irregolari di tumulazione: il dipendente comunale assegnava loculi dismessi, autorizzando arbitrariamente tumulazioni e spostamenti di salme per ricongiungimenti familiari, in flagrante violazione del regolamento di polizia mortuaria. Sono state accertate almeno 30 procedure irregolari di tumulazione.
L’addetto pretendeva e incassava direttamente in contanti dai parenti dei defunti, somme che andavano dai 1.400 ai 2.700 euro, truffando così oltre 53mila euro alle casse comunali.
In molti casi l’addetto al servizio non rilasciava alcuna fattura, riferendo che la ricevuta sarebbe arrivata via posta oppure compilandone una falsa, numerata in modo fittizio o totalmente priva di numerazione.