L’iniziativa di ristrutturazione di 160 siti ebraici marocchini iniziata nel 2010 è stata promossa dal Re Mohammed VI, parallelamente alla normalizzazione dei rapporti diplomatici del Paese con Israele.
Il restauro del cimitero di Meknes, capoluogo dell’omonima prefettura e importante polo economico della regione di Fès Meknès, ha portato nella città un imponente pellegrinaggio alle tombe dei famosi rabbini della città, il “grande Hiloula degli Tzadikim“, voluto dal consiglio delle Comunità Ebraiche del Marocco dopo la ristrutturazione del cimitero della città, risalente al 1682.
In questa città del nord del Marocco, dove migliaia di profughi si rifugiarono dopo essere fuggiti dall’Inquisizione in Spagna e Portogallo nel XV e XVI secolo, molte tombe sono state erette sopra ad altre più antiche.