Cara Redazione,
vorrei sottoporre il seguente argomento alla vostra attenzione:
il regolamento di Polizia Mortuaria del mio Comune prevede che il concessionario di un’area cimiteriale debba presentare il progetto di edificazione entro un certo termine (6 mesi dalla concessione dell’area); inoltre è imposto, con norma positiva, per giunta, che i lavori debbano essere ultimati entro 2 anni.
La mancata osservanza dei termini comporta l’applicazione di penali e, dopo 3 mesi, la decadenza della concessione per inadempienza contrattuale.
Il testo unico di cui D.P.R. n. 380/2001, che è applicabile agli interventi edilizi di privati su aree demaniali (come stabilito dall’art. 8 dello stesso T.U.), ammette all’art. 15 termini diversi e comunque decorrenti dal permesso di costruire…
Non sussiste, com’è ovvio, un dies ad quem per la presentazione della richiesta del permesso di costruire.
Preciso che nell’atto di concessione di area cimiteriale è stabilito che questa avviene per la costruzione di una cappellina di famiglia; non è indicato alcun termine per la sua elevazione, ma vi è un rinvio al Regolamento municipale di Polizia Mortuaria nazionale e comunale, per quanto non contemplato, caso per caso, nell’atto concessorio.
Secondo me, nel caso prospettato, il Regolamento comunale di Polizia Mortuaria dovrebbe prevalere, in quanto si pone come lex specialis in ambito cimiteriale, dove la concessione è finalizzata alla realizzazione di un sepolcro in termini di tempo ragionevoli e non sine die…anche giusta l’Art. 92 comma 3 del Regolamento Statale di Polizia Mortuaria.
Qual è la vostra opinione a tal proposito? Grazie per l’attenzione che, certo, saprete dedicarmi.
Il T.U. di cui al D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 è norma di carattere comune, mentre le disposizioni di cui agli artt. 91, 92 comma 3 e 94 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 (e, di conseguenza, anche del Regolamento comunale di polizia mortuaria) hanno carattere speciale (e, quindi, prevalgono).
Oltretutto, anche la disposizione sull’applicabilità del TU di cui al D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 sull’edificazione da parte di privati su aree demaniali ha carattere di norme generale; non solo, ma considerando le definizioni di interventi edilizi (art. 3), è abbastanza diffusa e consolidata l’opinione per cui il suddetto testo unico debba cedere alle norme speciali (del Regolamento comunale di polizia mortuaria e dei piani regolatori cimiteriali (pre-condizione. quest’ultimi – per far luogo a concessione di aree cimiteriali; ai sensi art.- 91 D.P.R. 285/1990) dato che la trasformazione o meglio la demanializzazione del territorio, ex Art. 824 comma 2 Cod.Civile si è già avuta, con l’impianto del cimitero.