Il clan mafioso Trigila di Siracusa imponeva il pizzo anche sui morti. E’ uno dei dettagli che emergono dall’operazione “Nemesi”, condotta la notte scorsa dalla polizia di Siracusa che ha arrestato 55 persone tra i capi e affiliati della cosca. Altri sei indagati sono sfuggiti alla cattura. Secondo i risultati dell’attivita’ investigativa, avviata nel novembre del 2004, il clan – capeggiato da Michele Crapula, 43 anni, Walker Albergo, 46 anni e Antonino Campisi, 41 anni – lucrava sui defunti sia taglieggiando le imprese di pompe funebri, sia esigendo una tangente sui loculi cimiteriali. Secondo la polizia, a Floridia, Noto ed Avola, le aziende delle onoranze funebre dovevano versare una percentuale agli uomini della cosca Trigila che pretendeva pure una quota per ogni sepoltura assegnata dai tre Comuni nei loro cimiteri.
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