La Procura della Repubblica di Napoli sta indagando su un presunto traffico di tombe all’interno del cimitero cittadino di Poggioreale. Salme trafugate per far posto a tumulazioni abusive e lavori illegali nelle cappelle per rivendere, a peso d’oro, i loculi. L’inchiesta è stata avviata dopo la denuncia presentata a fine settembre 2010 dai figli di una signora defunta sei mesi prima: aperto il cancello della cappella di famiglia si sono trovati davanti a sacchi, calce e attrezzi da lavoro proprio davanti al loculo. Di qui le indagini con i carabinieri che, dopo una serie di sopralluoghi, hanno accertato violazioni di cappelle gentilizie e di tombe. Le indagini sono ancora agli inizi e per il momento una persona è stata segnalata alla Procura: nei suoi confronti l’ipotesi di reato è truffa ai danni del Comune di Napoli. Secondo quanto accertato, la banda violava tutte le norme vigenti spostando scale in muratura e loculi abbandonati per costruirne nuovi, anche profanando le bare interrate. I resti dei defunti venivano poi trasferiti altrove e sui nuovi spazi sorgevano nicchie e loculi che venivano vendute a cifre oscillanti tra i 10 e i 50mila euro.