A Carbonia la rottura di zinchi, con successiva percolazione esterna di liquami maleodoranti, ha fatto infuriare almeno 5 famiglie, che vogliono denunciare le imprese funebri fornitrici per cattiva esecuzione della saldatura o, peggio, per forniture non corrispondenti. Difatti dopo il funerale, nel luglio passato, avvengono gli scoppi. Immediata la necessità del ripristino della impermeabilità dei feretri con un aggravio di ulteriori 5-600 euro a famiglia e parte del cimitero di Carbonai transennata per consentire la igienizzazione dei loculi interessati. Poi le famiglie si sono rivalse sulle iprese funebri per avere indietro i soldi. Le imprese funebri non ci stanno e minacciano anche loro azioni legali nei confronti del COmune, a loro dire responsabile della non corretta costruzione deiloculi. L’assessore ai cimietri rimanda le accuse ai mittenti, esibendo le attestazioni di regolare controllo fatto dall’ASL. Insomma un bel ginepraio (o, meglio, essendo in Sardegna, un bel cespuglio di …mirto). Sarà la Magistratura a dire l’ultima parola in merito.
Ma … un bel loculo areato, no?
