Le visite ai cimiteri secondo l'Osservatorio di Milano

Secondo l’Osservatorio di Milano sono oltre 30 milioni gli italiani che si sono recati in questi giorni nei cimiteri delle singole citta’, portando fiori ai loro cari defunti. Secondo L’Osservatorio di Milano il business dei crisantemi e degli altri fiori che vengono portati sulle tombe ha un fatturato che quest’anno supera i 200 milioni di euro, il 30% dei quali vanno nelle tasche dei venditori non regolari.
La citta’ piu’ cara e’ Milano dove non viene esercitato nessun controllo sui fiorai e si arriva anche a un prezzo di cinque euro a crisantemo al contrario a Catania che e’ la citta’ dove i fiori costano meno, non supera un euro e cinquanta centesimi a crisantemo.
Secondo il direttore dell’Osservatorio di Milano Massimo Todisco, la percentuale di coloro che si reca nei cimiteri quest’anno per la ricorrenza ”e’ piu’ o meno e’ uguale a quella dello scorso anno, con delle differenze molto profonde tra nord e sud”.
Infatti secondo l’Osservatorio di Milano nelle citta’ del centro-nord l’affluenza ai cimiteri non supera il 40% mentre nelle citta’ del centro-sud siamo a percentuali che arrivano anche all’85% fatta eccezione della Sicilia dove abbiamo una percentuale che non supera il 50%.
”A Torino, Milano e Bologna si sceglie la liberta’ di visitare il defunto quando se ne sente il desiderio e non in una scadenza prefissata – spiega Todisco – e questo ci avvicina alla cultura dei Paesi europei”. ”Un discorso a parte merita la Sicilia – ha proseguito il presidente dell’Osservatorio di Milano – dove il culto dei morti ha una sua particolarita’: il morto e’ come se non fosse morto tant’e’ che nel periodo natalizio chi porta i regali ai bambini e nei compleanni che festeggiamo in vita i parenti ai propri defunti portano fiori. Per questi motivi la percentuale della Sicilia si avvicina piu’ a quella dell’Italia del nord invece che a quella dell’Italia del sud”.

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