Il senatore della Lega Paolo Tosato, in un’interrogazione al ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ha chiesto che nell’elenco delle occupazioni comprese nei lavori gravosi venga inserito anche l’operatore funebre o necroforo e quello cimiteriale, due attività professionali che, secondo Tosato, sono soggette a numerosi rischi, di ordine psicologico, fisico, chimico e biologico.
Per l’operatore funebre, a partire dal momento del lutto, passando per le attività di recupero, di ricomposizione, di cura igienica e tanatocosmesi della salma.
Per l’operatore cimiteriale, invece, nel corso di attività di inumazione, tumulazione, esumazione, estumulazione e riordino di tombe, che presuppongono anche il contatto con resti ossei o mortali.
Vanno inoltre considerati gli sforzi necessari per la movimentazione manuale dei feretri sia durante il funerale che nelle operazioni di sepoltura e le movimentazioni necessarie per l’apposizione dei marmi e nell’uso degli escavatori.
Tutti rischi, questi, aumentati esponenzialmente durante la pandemia di Covid.
Partendo da queste considerazioni, Tosato chiede al Ministro di Lavoro quali iniziative stia valutando la commissione tecnica, già incaricata di studiare la gravosità delle occupazioni, per tutelare le figure professionali dell’operatore funebre e dell’operatore cimiteriale, al fine di disporre l’inserimento di tali mansioni tra quelle considerate usuranti o gravose.
La Legge di Stabilità 2018 (comma 162, legge 205/2017), ha ampliato per la prima volta la platea degli aventi diritto, modificando il requisito temporale: 6 anni negli ultimi 7 oppure 7 anni negli ultimi 10, che si calcolano dal perfezionamento del requisito anagrafico o contributivo (63 anni di età e 36 anni di contributi), con regole ad hoc per i settori agricolo e zootecnico.
Le prime 15 categorie di mansioni ritenute gravose sono state addetti alla concia di pelli e pellicce; addetti ai servizi di pulizia; addetti spostamento merci e/o facchini; conducenti di camion o mezzi pesanti in genere; conducenti treni e personale viaggiante in genere; guidatori di gru o macchinari per la perforazione nelle costruzioni; infermieri o ostetriche che operano su turni; maestre/i di asilo nido e scuola dell’infanzia; operai edili o manutentori di edifici; operatori ecologici e tutti coloro che si occupano di separare o raccogliere rifiuti; chi cura, per professione, persone non autosufficienti; lavoratori marittimi, i pescatori, gli operai agricoli e siderurgici.
La Legge di Bilancio 2022 ha ulteriormente modificato la platea dei beneficiari, per elenco lavori gravosi con diritto all‘APE Sociale, inserendo anche: professori di scuola primaria, pre-primaria e professioni assimilate; tecnici della salute; addetti alla gestione dei magazzini e professioni assimilate; professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali; operatori della cura estetica; professioni qualificate nei servizi personali ed assimilati; artigiani, operai specializzati, agricoltori; conduttori di impianti e macchinari per l’estrazione e il primo trattamento dei minerali; operatori di impianti per la trasformazione e lavorazione a caldo dei metalli; conduttori di forni ed altri impianti per la lavorazione del vetro, della ceramica e di materiali assimilati; conduttori di impianti per la trasformazione del legno e la fabbricazione della carta; operatori di macchinari e di impianti per la raffinazione del gas e dei prodotti petroliferi, per la chimica di base e la chimica fine e per la fabbricazione di prodotti derivati dalla chimica; conduttori di impianti per la produzione di energia termica e di vapore, per il recupero dei rifiuti e per il trattamento e la distribuzione delle acque; conduttori di mulini e impastatrici; conduttori di forni e di analoghi impianti per il trattamento termico dei minerali; operai semi-qualificati di macchinari fissi per la lavorazione in serie e operai addetti al montaggio; operatori di macchinari fissi in agricoltura e nella industria alimentare; conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento; personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci; personale non qualificato nei servizi di pulizia di uffici, alberghi, navi, ristoranti, aree pubbliche e veicoli; portantini e professioni assimilate; professioni non qualificate nell’agricoltura, nella manutenzione del verde, nell’allevamento, nella silvicoltura e nella pesca; professioni non qualificate nella manifattura, nell’estrazione di minerali e nelle costruzioni.