Sul sito de “La Gazzetta della Spezia” apprendiamo di interessanti lavori cimiteriali, presso l’importante città ligure, da questo breve passo che riportiamo, per fedeltà, integralmente.
È stato, infatti, siglato martedì 4 agosto il contratto relativo ai lavori di manutenzione straordinaria dei corpi loculi delle tre strutture cimiteriali e alla realizzazione di nuove celle ossario/nicchie cinerarie.
“L’amministrazione comunale di Lerici ha disposto le verifiche preventive, quindi la progettazione, necessarie agli interventi di mantenimento delle strutture cimiteriali, in relazione alle condizioni di sicurezza degli edifici. Il progetto è stato approvato e gli interventi già completamente finanziati.
I lavori riguarderanno le coperture dei corpi loculi, il risanamento degli intonaci deteriorati e il posizionamento di nuove canale di gronda e pluviali per la raccolta delle acque meteoriche, al fine di evitare infiltrazioni e conseguenti deterioramenti. Corposi interventi saranno necessari per la realizzazione delle impermeabilizzazioni delle coperture.
“Da inizio mandato abbiamo provveduto a istituire un ufficio cimiteriale strutturato in modo da poter effettuare e gestire un censimento delle occupazioni cimiteriali, sanando anche situazioni limite di concessioni pregresse – commenta l’assessore ai Lavori Pubblici Marco Russo – Da questa attività, che ha portato anche alla razionalizzazione degli spazi, è emersa la necessità di realizzare nuove celle ossario. Parallelamente, in stretta collaborazione con gli uffici tecnici, è stato elaborato l’importante progetto di manutenzione straordinaria, che consentirà di restituire l’ulteriore decoro e sicurezza che il luogo merita”.
L’importo dei lavori, che saranno avviati nelle prossime settimane, prevede un quadro economico di 520.000 euro, ribassato di oltre il 28%, e una durata lavori di 180 giorni. Nel 2019 sono stati completati importanti lavori di sanamento di situazioni critiche legate alla sicurezza dei luoghi, eliminando pericoli derivanti da intonaci pericolanti…omissis…”
