Latina: responsabilità di carenze di posto al cimitero sepolte tra le polemiche

La società privata Ipogeo che gestisce il cimitero di latina ha scritto all’Amministrazione comunale e ne ha diffuso il contenuto un anota in cui si sostiene che sono rimasti solo 18 loculi liberi per nuove concesiosni in caso di decesso. L’assessore ai cimiteri tranquillizza negando ogni emergenza.
‘Lo scorso mese di settembre – dice l’assessore abbiamo comunicato la disponibilità di 250 loculi, di questi, in base a quanto prevede la convenzione, ne sono stati assegnati i primi 100 al gestore, dei quali ne sono rimasti liberi 18. In totale, quindi, ad oggi vi è la disponibilità immediata di 168 loculi, disponibilità ampiamente sufficiente a garantire la regolare sepoltura delle salme per circa otto mesi, in attesa della prossima realizzazione dei lavori di ampliamento del cimitero e della definizione della convenzione che regola i rapporti tra Comune e gestore privato’. ‘La proposta di delibera di ampliamento – spiega Di Rubbo – è stata sin da subito oggetto di approfondimento da parte del segretario generale, che ha evidenziato, oltre alla competenza del Consiglio comunale, una serie di criticità legate alla convenzione e alla gestione. Si è costituito un gruppo di lavoro per verificare e superare gli elementi discutibili e critici della convenzione con il privato, proponendo modifiche della stessa e del regolamento cimiteriale. Completato il lavoro si procederà a un confronto con il privato per superare le criticità’.

‘Sin dal suo insediamento – ha proseguito l’Assessore – è stata ed è intenzione dell’amministrazione affrontare senza preclusione alcuna le problematiche formali e sostanziali legate alla gestione del cimitero, guardando esclusivamente agli interessi dell’amministrazione e dei cittadini tutti. Ritengo, infine, che non è mai opportuno, anche in campagna elettorale, speculare e strumentalizzare su problematiche così importanti, direttamente legate ai servizi offerti ai cittadini. E’ cinico e sleale speculare su materie come questa, che si rivolge ai cittadini in un momento di sofferenza e di disperazione. Sarà interessante, invece, sapere, nei tempi e modi dovuti, chi e perché crea allarmismi’, ha concluso.

Solo 18 loculi liberi a fronte di una media quotidiana di sepolture che varia tra 2 e 5 sono un pò pochini, ma anche 168 non è che siano tali da scongiurare l’emergenza, anzi! Il nodo della questione sembra l’ampliamento della struttura cimiteriale per una soluzione definitiva. Ridicolo che ci si metta quasi un anno per decidere se consentire un ampliamento, quando poi i tempi per la effettiva realizzazione saranno di alla fine della stessa misura. I rapporti tra gestori privati di cimiteri e Comuni non sono facili, ma certo i Comuni non possono trascinare le cose in questo modo: i ritardi li pagano i cittadinio e le responsabilità rischiano di essere sepolte tra le polemiche.

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