Sul cantiere per l’ampliamento del cimitero di Paullo di Casina (RE) il sindaco Gianfranco Rinaldi ha chiarito alla stampa l’assurdità del Patto di Stabilità. Il cantiere di Paullo è l’esempio classico (ma questo varrebbe per molti altri Comuni italiani) dell’iniquità del patto.
‘L’ampliamento – spiegano gli assessori competenti – prevede 95 nuovi loculi, più la predisposizione per ulteriori altri da realizzare in futuro, e solo di lavori l’importo previsto è di 180 mila euro. Ma dopo averne realizzati per circa 55 mila euro, abbiamo dovuto sospenderli perché i restanti fondi sono bloccati proprio dal patto di stabilità. Abbiamo voluto dirlo chiaramente perché si tratta di soldi che ci ha dato direttamente la popolazione, acquistando i loculi in anticipo, ed ora ci chiedono giustamente se li abbiamo spesi per altre cose o se non li abbiamo’. Prosegue il sindaco Rinaldi: ‘Avremmo anche potuto far proseguire all’impresa i lavori, prevedendo di pagarli quando i fondi fossero disponibili: alcune amministrazioni pubbliche hanno fatto così, ma le imprese in questo modo poi falliscono perché restano esposte per molte migliaia di euro. Già così questa impresa ha avuto un danno, perché ha rinunciato ad altri interventi per portare avanti questo, che invece ora è sospeso’. Nel cimitero restano tra l’altro le attrezzature di cantiere compresa una gru, in attesa di poter riprendere i lavori.
‘Sembra – aggiunge ancora il sindaco – che almeno parte di questi fondi congelati, che per il nostro Comune rappresentano una cifra consistente, circa 400 mila euro, possano finalmente essere sbloccati, ma non abbiamo alcuna certezza. In più al momento, con il bilancio di previsione che deve essere presentato entro pochi giorni, non abbiamo nessuna informazione su quelle che saranno le disponibilità per il 2013, dato che sull’Imu il dibattito nazionale è ancora in corso. Comunque, proprio per il fatto che l’ampliamento di questo cimitero è stato già pagato dai cittadini, per noi concluderlo è la priorità assoluta, e cercheremo in ogni modo di trovare i fondi necessari. Questo, come altri che avremmo da portare avanti ad esempio al cimitero di Pianzo, non sono interventi di facciata, ma necessità reali. Ma so di altri Comuni che non riescono a finire delle nuove scuole sempre per il patto di stabilità’.
‘Oggi i cittadini – concludono gli amministratori – ci chiedono dove finiscono i soldi, sempre di più, che pagano con le tasse: attualmente non possiamo che girare questa domanda allo Stato perché agli Enti locali di sicuro non arrivano. E se qualcuno negli anni ha sprecato, non sono stati certo i piccoli Comuni’