Si fingeva operatore cimiteriale per rubare al cimitero. I furti messi a segno, dice la Cassazione, sono piu’ gravi. In questo modo, Orlando T., 45enne in azione in un cimitero fiorentino, e’ stato condannato per furto aggravato in relazione ad una serie di furti messi a segno in un camposanto dove si fingeva addetto alla cura delle tombe. Inutilmente l’uomo, gia’ condannato dalla Corte d’appello di Firenze, ha obiettato che non poteva essergli applicata l’aggravante del furto dato che, a suo dire, “l’oggetto sottratto costituito da una borsetta era al di fuori della sfera di protezione della proprietaria che l’aveva lasciata incustodita sul tappetino dell’auto fuori dal cimitero”.
Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
Per quesiti complessi ci si riserva di non dar risposta pubblica ma di chiedere il pagamento da parte di NON operatori professionali di un prezzo come da tariffario, previo intesa col richiedente
Risposta a quesiti posti da operatori professionali sono a pagamento, salvo che siano di interesse generale, previa conferma di disponibilità da parte del richiedente.