La Regione Campania da’ il via libera alla sepoltura dei feti di meno di 20 settimane. Lo fa con una delibera, la numero 108 approvata lo scorso 20 marzo 2012, che chiede ai direttori generali delle Asl, delle Aziende ospedaliere anche universitarie e degli Irccs, anche avvalendosi dei Comitati etici aziendali, di adottare “le misure organizzative necessarie a garantire che tutte le strutture coinvolte nel processo di interruzione della gravidanza (Unita’ operative materno infantile, Unita’ operative di Ostetricia e Ginecologia, Consultori familiari) forniscano formali e puntuali informazioni ai genitori evidenziando loro che, su loro richiesta, possono essere raccolti nel cimitero i prodotti del concepimento di presunta eta’ inferiore a 20 settimane”. La Regione Campania ha fatto sapere che ha preso ha riferimento i principi espressi dal Comitato Nazionale di Bioetica, che nel 1996, si e’ espresso riconoscendo “il dovere morale di trattare l’embrione umano, sin dalla fecondazione, secondo i criteri di rispetto e tutela che si devono adottare nei confronti degli individui umani”. In riferimento a tali principi etici, “deve essere sostenuta la sepoltura dei prodotti del concepimento e dei feti anche di presunta eta’ inferiore alle 20 settimane”.