La GM di Torino approva le nuove linee di programmazione cimiteriale

La Giunta comunale di Torino, ha approvato su proposta del Vicesindaco Dealessandri, il riutilizzo del patrimonio cimiteriale esistente per il soddisfacimento della domanda di sepoltura a tumulazione e la realizzazione di un impianto crematorio.
L’ordinamento mortuario e cimiteriale prevede due sistemi di sepoltura dei defunti: l’inumazione decennale dei cadaveri e la tumulazione del cadavere in loculo o dell’urna cineraria in celletta.
La Città di Torino da oltre mezzo secolo ha mantenuto nella maggioranza dei propri cimiteri un’adeguata disponibilità di sepolture a tumulazione, tuttavia la disponibilità di loculi nuovi è ormai prossima all’esaurimento, infatti presso il Cimitero Monumentale il complesso “La Quiete” è quasi completamente utilizzato e, dal prossimo anno, il soddisfacimento dei fabbisogni sarà assicurato da nuove edificazioni solo per due anni. Nei cimiteri Abbadia di Stura e Sassi la saturazione delle attuali disponibilità dovrebbe avvenire entro il 2012 e la “Collina della Memoria” del Cimitero Parco, fornirà disponibilità fino all’inizio del 2015.
Secondo le stime condotte dal servizio cimiteriale per i prossimi vent’anni, a causa della convergenza dei termini cinquantennali e quarantennali, oltre settantamila loculi esauriranno il periodo di concessione amministrativa. I relativi fabbricati liberati e riqualificati, dispongono di una quantità più che sufficiente di loculi a garantire il soddisfacimento delle future richieste di sepolture a tumulazione.
Per mantenere condizioni di soddisfacimento della domanda di tumulazione, la AFC Torino S.p.A, società interamente partecipata dal Comune, darà avvio ad un programma poliennale di riqualificazione/riutilizzo del patrimonio di sepolture esistente rivolto ai complessi che sono giunti o giungeranno a scadenza del periodo di concessione.
La Città dal canto suo, procederà alla progettazione, appalto e realizzazione presso il Cimitero Monumentale, di un impianto per la cremazione dei resti mortali estumulati, nell’area tra corso Novara e via Varano. Importante è poi l’esame della disciplina della gestione delle spoglie mortali provenienti da estumulazione, di cui all’art.42 del regolamento per il servizio mortuario e agli art.82 e seg. del Regolamento di polizia mortuaria che può essere così riassunta:

– raccolta dei resti ossei rinvenuti all’atto dell’estumulazione, ovvero, in caso di rinvenimento di spoglie mortali non scheletrizzate, alternativamente la loro cremazione o la loro inumazione per due o cinque anni, se richiesta espressamente dalle famiglie;
– conferimento in deposito cimiteriale, in difetto di scelte di nuova destinazione espresse dalle famiglie o in loro assenza per un periodo minimo intercorrente dal momento della operazione fino alla successiva Commemorazione dei Defunti e comunque non inferiore a sei mesi;

– conferimento finale dei contenitori o delle urne presso l’ossario o presso il cinerario comune.

Il progetto di riqualificazione e recupero del patrimonio cimiteriale, che sarà avviato nei prossimi mesi, comporta la necessità di ripensare alla gestione dei resti mortali per consentire la conservazione ordinata dei singoli contenitori recanti i resti ossei o le ceneri dei defunti per i quali non vi sia stata alcuna richiesta di sepoltura individuale prevedendo che ciascun contenitore riporti, oltre ai dati anagrafici, anche le date di nascita e morte. A testimonianza del permanere del senso comunitario della morte, nei cimiteri cittadini verranno potenziati dispositivi per la memoria “virtuale”, simili a quelli già in uso nel”Luogo del ricordo” realizzato nel cimitero Monumentale.

La delibera sarà presa in esame dal Consiglio comunale nelle prossime sedute.

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