La GECIM punta alla espansione del bacino di utenza cimiteriale

Il vicesindaco di Berra (Ferrara), Filippo Barbieri, e il presidente di Gecim hanno voluto intervenire in merito al dibattito creatosi sulla manutenzione dei cimiteri, sviluppatosi sulle pagine di un quotidiano locale.
«Vogliamo chiarire – ha spiegato Barbieri – che il Comune di Berra non ha la minima intenzione di uscire da Gecim. Anzi, l’intenzione è di rinsaldare il rapporto, tanto che nei prossimi giorni parteciperemo alle riunioni di programmazione per il piano operativo del 2016. L’intenzione è basata sulla realtà delle cose, che vede una Gecim sempre più sviluppata e capace di ritagliarsi uno spazio importante nell’ambito dell’Unione dei Comuni. Il nostro ragionamento – ha proseguito Barbieri – va in questa ottica: Gecim non solo è il presente, ma sarà anche il futuro per l’Unione. E noi crediamo profondamente nell’Unione e nel discorso che si sta sviluppando in tal senso. C’è una dialettica intensa e responsabile tra noi le l’azienda – ha detto ancora il vicesindaco – , che va nella direzione di ragionare per migliorare il servizio e non certo allo scontro. Ma c’è stata una sintonia, comunicando si risolvono i problemi. Ed abbiamo comunicato. Non a caso, praticamente tutti gli altri comuni dell’Unione stanno aderendo o hanno aderito all’azienda».
Il dibattito è nato da operazioni di manutenzione sanitaria al cimitero di Serravalle.
«Le norme di legge e le consuetudini – ha detto invece il presidente di Gecim, Cristiano Bulgarelli – non obbligano alla chiusura quando s’interviene per una serie di operazioni. In futuro, vedremo di chiudere i cimiteri o comunque di isolare la zona di intervento. Chiaro che – ha proseguito Bulgarelli – , se per certi interventi di grossa portata e comunque programmabili si può informare la gente sulla chiusura, in certi casi questo non è possibile (specie per interventi urgenti), e quindi la chiusura eventuale della struttura potrebbe provocare un disagio agli utenti».

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