I valdostani che scelgono di farsi cremare ad Aosta usufruiscono di uno sconto del 50% rispetto alla tariffa ministeriale. Lo provvede una deliberazione della Giunta comunale richiamata, nel conto consuntivo del Comune di Aosta, nella relazione dell’Assessorato comunale ai servizi cimiteriali. La Cremazione è un ‘servizio pubblico a domanda individuale’ e la tariffa ministeriale dal 1° gennaio 2008 è di euro 537,97 Iva compresa. Nella relazione si legge che nel 2007 le cremazioni di salme nel Tempio crematorio del cimitero di Aosta – attivato il 13 marzo 2006 – sono state 524 (un’ottantina in più rispetto al 2006) di cui 227 provenienti da fuori Valle (circa 60 nel 2006). Mediamente nel cimitero di Aosta vengono effettuate ogni anno circa 350 sepolture. Nel Tempo crematorio aostano sono poi state effettuate 373 cremazioni di resti mortali (in questo caso l’Amministrazione prevede una riduzione dell’80% rispetto alle tariffe ministeriali); 90 incinerazioni di resti ossei e 8 cremazioni di parti anatomiche. Nella medesima relazione si legge ancora che l’Azienda Pubblici Servizi (Aps) ha svolto – nell’ambito della gestione tecnico-manutentiva dei cimiteri del comune di Aosta che scade a fine 2012 e per la quale percepisce poco più di 332.000 euro all’anno – i servizi di inumazione, esumazione, tumulazione, estumulazione (verifica condizione della salma).
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2 thoughts on “La cremazione in Val d'Aosta”
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X Rosa,
Strane leggende metropolitane, comunque c’è del vero perché le ceneri derivanti dalla cremazione non sono certo uguali a quelle di… una sigaretta.
l’art. 343 comma 1 del Testo Unico Leggi Sanitarie, a proposito di incinerazione delle spoglie umane parla di “esiti da completa cremazione di un cadavere”, i quali altro non sono che frammenti ossei calcinati.
Le ceneri finali (= sottilissima polvere inerte) da racchiudere nell’urna allora sono il prodotto dello sminuzzamento di questi pezzetti ossei, attraverso un’apposita macchina (una sorta di mulinello “tritatutto”) che le polverizza accuratamente. Quest’operazione finale ai sensi del D.M. 1 luglio 2002 è compresa nella tariffa complessiva della cremazione.
Le ceneri possono esser alternativamente:
1) tumulate in cimitero (in celletta, cappella gentilizia, loculo…)
2) inumate in area avuta in concessione (laddove la Legge Regionale consenta questa forma di sepoltura
3) affidate per la loro custodia ai più stretti congiunti del defunto in un domicilio privato
4) sversate in natura o in giardino delle rimembranze interno al cimitero
5) disperse in forma promiscua, anonima, massiva ed indistinta in cinerario comune.
salve, vorrei qualche spiegazione. Mi è stato detto che le ossa e specialmente il cranio dei defunti non bruciano. Vorrei sapere se è vero e nel caso affermativo, come vengono smaltiti. Inoltre i familiari quali scelte hanno per la gestione delle ceneri ?
ringrazio per l’attenzione e saluto distintamente.
Rosa