Secondo le autorità municipali di Mumbai, tutte le persone che muoiono per Covid-19 devono essere cremate. Ma musulmani, cristiani e parsi (zoroastriani) hanno invece tradizioni diverse, preferendo la sepoltura o – per i parsi – lasciare i cadaveri nelle torri dei morti.
In molte zone del Paese è capitato che la popolazione vicina al cimitero abbia bloccato la sepoltura di defunti cristiani perché temevano di essere contagiati.
In marzo, la Commissione municipale di Mumbai ha diffuso un’ordinanza in cui, a causa della pandemia, si obbliga a cremare tutti le vittime di coronavirus.
L’ordinanza è stata subito sfidata da Nawab Malik, ministro per le minoranze del Maharashtra. Alcune ore dopo, è stata emessa un’altra direttiva in cui si stabilisce che si può anche seppellire tali vittime, purché ciò avvenga in luoghi abbastanza ampi in modo che non ci sia possibilità di infettare le zone vicine.
Il problema è che i cimiteri dei cristiani non sono “ampi”, essendo per una minoranza della popolazione, a differenza di quelli per i musulmani.
Alla fine, la Commissione municipale ha permesso che le vittime cristiane morte a causa del Covid-19 siano sepolte solo in precisi spazi assegnati in quattro cimiteri: Matunga East, Worli, Juhu Koliwada e Deonar.