In un cimitero del cosentino si verifica se loculi sono stati usati per nascondere cadaveri

Blitz dei carabinieri al cimitero del Comune di Serra d’Aiello, nel Cosentino. Motivo verificare il contenuto di una sessantina di loculi che vengono ricondotti alla casa di riposo Papa Giovanni XXIII, dove sembra che siano state tumulati feretri non registarti. Si sospetta che in quei loculi ci siano decine di pazienti “spariti” misteriosamente dalla clinica dal ’90 al 2008. Nei prossimi giorni – riporta il Corriere della Sera – “un pool di medici legali allestirà nel cimitero un ospedale da campo: dopo aver disseppellito i cadaveri cercheranno sui resti i segni di un’eventuale morte violenta. Quindi le spoglie passeranno ai carabinieri del Ris, che dovranno comparare il Dna estratto dalle ossa con quello dei pazienti dei quali si sono perse le tracce nell’arco di 18 anni: ai parenti i responsabili della casa di riposo si sono limitati a dire che il congiunto “non si trova più, è sparito”. L’anno passato i carabinieri hanno fatto aprire due loculi: all’interno c’erano non due bare, ma quattro. Per questo la Procura ha aperto un’inchiesta per omicidio volontario e occultamento di cadavere.

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