I consiglieri comunali del PDL di Casarano (Lecce)Giampiero Marrella, Antonio Gatto e Luigino Bartolomeo hanno preso posizione contraria sulla decisione della Amministrazione comunale di casarano di dar corso ad un project financing cimiteriale.
“Per la nostra Amministrazione comunale – scrivono in una nota – anche il cimitero diventa fonte di facili guadagni per rimpinguare le casse e assicurare una rendita alla società che si aggiudicherà l’appalto di ampliamento, riqualificazione e gestione dello stesso.
Project Financing – spiegano – ovvero una tecnica di progettazione e programmazione degli interventi finalizzata al finanziamento, alla realizzazione e alla gestione di infrastrutture e opere di pubblica utilità, attraverso l’uso massiccio di finanziamenti dal settore privato, è in poche parole un sistema che produce la privatizzazione, non solo nella fase esecutiva e progettuale, ma anche nella successiva gestione a vantaggio degli interessi di pochi e, pertanto, non è certamente lo strumento adeguato per tutelare il bene comune”.
E’ proprio in questa procedura che il Pdl legge la volontà del Comune di “lavarsene le mani”: “nascondendosi dietro la società di progetto non si fa fronte alle esigenze dei cittadini e alle carenze delle strutture – aggiungono i consiglieri -. La ‘privatizzazione del cimitero’ sembrerebbe un servizio in più alla cittadinanza, ma non è esattamente così. Infatti il Comune percepirà un canone certo per i primi tre anni, a fronte di un contratto trentennale, ma ciò avrà pesanti ripercussioni su una serie di attività, pensiamo a piccoli artigiani quali marmisti, intonacatori, falegnami, fabbri, elettricisti per non parlare di costruttori e progettisti, che, riteniamo, non riusciranno più a ‘mettere piede’ nel cimitero, causando una perdita di posti di lavoro, e creando una sorta di “monopolio” della società di progetto”.
“Immaginiamo – concludono – a queste condizioni, quanto può rendere ad un ‘unico privato’ la gestione del cimitero che è un settore dove è facile speculare facendo leva sui sentimenti dei congiunti”. la cosa strana sembrerebbe quella che sia il PDL a protestare contro affidaemnti a privati. In realtà la tutela da parre dei consiglieri comunali è per le piccole attività collaterali, che rischierebbero di essere fagocitate dal promotore finanziario. La questione è schizofrenica perché mentre a livello centrale lo Satto col patto di stabilità impedisce di fatto ai comuni di gestire i servizi pubblici locali, a livello periferico gli stessi partiti che a livello statale propugnano la privatizzazione sono contrari allal privatizzazione se nonm fatta ssalvaguardando ben precisi interessi.
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