Il project financing per un cimitero a Vittoria

In relazione al progetto financing del cimitero di contrada Cappellaris, il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, ha dichiarato: “Concordo con le preoccupazioni espresse da Rifondazione comunista e da altri esponenti politici per un così grosso progetto di finanza. Si tratta, voglio precisarlo, di una pratica avviata circa due anni fa sulla quale, nonostante che le perplessità sopravvenute avessero condotto alla revoca dell’atto, si è registrato un contenzioso. E ora l’Ente ha il dovere di provvedere, per evitare i maggiori danni derivanti dal contenzioso. Questa amministrazione è intervenuta per pretendere, nell’eventuale fase di esecuzione, una notevole riduzione dei costi dell’opera e dei conseguenti oneri per gli utenti. Comunque, trattandosi di una questione importante, che si sta rivelando fonte di posizioni contrapposte, ho invitato l’ufficio legale del Comune a stilare una relazione e, se si ravviseranno gli estremi per un esame congiunto della pratica con il consiglio comunale, faremo approdare gli atti in aula per una decisione più corale”.

“Faccio rilevare che la Conscoop di Forlì è la capofila, e non l’affidataria – ha aggiunto l’assessore ai Lavori pubblici, Salvatore Avola – perché l’affidamento avverrà tramite bando pubblico ad evidenza comunitaria e quindi con un ulteriore ribasso d’asta. Preciso che la durata prevista del project financing è di quindici anni, e non di cinquanta, e che i cinquemila loculi e le centinaia di cappelle di cui si parla sugli organi di stampa non rispondono al vero. Non ho mai affermato, tra l’altro, che «l’amministrazione comunale non si può tirare indietro perché si tratta di un atto dovuto, altrimenti il Comune sarà costretto a pagare una penale di 500 mila euro». Anzi, faccio rilevare, così come ha già fatto il sindaco, che stiamo affidando all’ufficio legale il compito di redigere una relazione al fine di chiarire l’intera vicenda e di stabilire gli eventuali danni all’erario e a carico di chi saranno gli stessi”.

Fonte: www.radiortm.it

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One thought on “Il project financing per un cimitero a Vittoria

  1. Il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, replica ai consiglieri comunali Ds, Francesco Aiello e Gaetano Carbonaro, i quali hanno sollecitato la revoca della delibera e la trasmissione degli atti alla magistratura. “I due consiglieri Ds arrivano tardi e male sulla vicenda – ha dichiarato il primo cittadino -. Comunico che, già una settimana fa, ho chiesto una relazione all’ufficio legale del Comune ed una verifica agli uffici, a seguito della quale, se verranno riscontrate violazioni di legge, trasmetterò gli atti alla Procura. La cosa più importante, comunque, è che ho ordinato la sospensione della procedura, affidando al segretario generale dell’Ente il termine di novanta giorni, entro cui definire l’annullamento o la revoca degli atti, così come formulati, anche a seguito di fatti nuovi, emersi in esito alla verifica ispettiva da me ordinata. Questa decisione verrà comunicata ai sodalizi della città e in conferenza stampa, giovedì pomeriggio a palazzo Iacono. Qualora i consiglieri Ds fossero a conoscenza, anticipatamente, di violazioni di legge aventi rilevanza penale – e considerato che Aiello è stato il principale promotore della delibera, ed è colui che ne ha la più completa conoscenza, oltre che la volontà, più volte manifestata, di portarla a compimento, mentre io non ho mai conosciuto, per non averli mai incontrati, i responsabili della Conscoop – essendo, in quanto consiglieri comunali, incaricati di pubblico servizio, ed essendo in possesso di tutta la documentazione, potranno, ed anzi sarebbe doveroso da parte loro, trasmettere personalmente gli atti alla magistratura, senza bisogno di chiederlo al sindaco. Prendo infine atto che Aiello smentisce se stesso e, parafrasando una sua recente intervista alla stampa, revoca se stesso, atteso che fino a qualche giorno fa, per criticare i miei provvedimenti, promossi contro la pratica del project financing per tutelare gli interessi dei cittadini anziché quelli della ditta privata, aveva parlato di manfrina creata ad arte. Salvo ricredersi, oggi, e smentirsi, ritenendo che addirittura sia necessario trasmettere gli atti alla Procura”.
    Fonte:www.radiortm.it

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