Ad un anno dall’incremento dei prezzi dei servizi cimiteriali per le sepolture a terra, il malcontento sul caro-tomba a San Giovanni Lupatoto (VR) sta diventando palpabile. Il consigliere comunale di opposizione, ed ex sindaco, Remo Taioli, ritiene che il costo, con relativo rincaro, non debba essere sostenuto singolarmente dalla famiglia del defunto ma debba essere ‘spalmato’ fra i costi della collettività.
Il costo di una sepoltura in terra, fino a dicembre 2012, quando la gestione era ancora municipale, era di circa duecento euro. Da gennaio 2013, con la nuova gestione dei cimiteri affidata in project financing ad una società privata, la spesa è salita a oltre 1000 euro.
Questi importi sono reclamati dal concessionario della gestione in base al contratto sottoscritto con il Comune e fanno riferimento alla convenzione che regola i servizi cimiteriali affidati nell’aprile 2012 dall’amministrazione comunale guidata dal nuovo sindaco.
Col project financing è previsto che il gestore si assuma la spesa di 5,4 milioni di euro per le sistemazioni e gli ampliamenti dei due cimiteri lupatotini avendo in cambio la conduzione del cimitero di San Giovanni Lupatoto e di quello di Raldon e l’incasso degli introiti relativi al servizio per un periodo di trent’anni.
C’è quindi chi si chiede, tra i cittadini, se sia legittimo l’aumento dei costi di inumazione, che sembrano fatti apposta per facilitare l’acquisto di manufatti loculi oggetto del project financing cimiteriale. In altre città situaizoni del genere hanno orginato segnalazioni alla Corte dei Conti per verificare la correttezza dell’operato della Amministrazione comunale.
M5S ha scritto un post su questo argomento al seguente link:
https://sangio5stelle.wordpress.com/2017/01/15/cimiteri-sgl-cov-cogeme/