L’ultima delle notizie che si legge sulla stampa è quella della ipotesi di una raccolta di firme, una sorta di petizione popolare, perché le spoglie mortali di Sandra Mondaini e di Raimondo Vianello siano in una stessa tomba (in Lombardia o nel Lazio poco importa!!). Propongono una siffatta petizione popolare giornalisti, conduttori televisivi, popolo.
Ma chi ha diritto di disporre delle prorie spoglie mortali? Nel caso in esame prevale, e non è modificabile, il volere di Sandra Mondaini se è stato espresso nelle forme di legge (ovvero se è stato scritto o se è provabile). Non il volere del popolo. In difetto di espressione di volontà hanno titolo i familiari, in ordine di grado e, se hanno diritto più persone dello stesso grado tutte queste. Ma il volere espresso in vita dal defunto trova il limite nel diritto che egli ha di essere sepolti nel luogo in cui lui vorrebbe. In altri termini non è possibile dar corso ad una tumulazione di una salma in una tomba in cui quella salma non aveva diritto di essere sepolta.
Queste le regole: basta applicarle, che si tratti dell’ultimo dei barboni o del Presidente del Consiglio. E che in Italia si cerchi di violentare il diritto di decidere sulla destinazione delle spoglie mortali per sostituirlo con un diritto del telespettatore, sembra proprio una questione da Stato delle banane.
