Il Papa sulla Commemorazione dei Defunti

“La visita ai cimiteri, mentre custodisce i legami di affetto con chi ci ha amato in questa vita, ci ricorda che tutti tendiamo verso un’altra vita, al di la’ della morte”. Lo ha detto il Papa nel breve discorso che ha preceduto l’Angelus il 1 novembre 2011. “La Commemorazione dei fedeli defunti, cui e’ dedicata la giornata del, 2 novembre, ci aiuta a ricordare – ha rilevato ai 40 mila fedeli presenti in piazza San Pietro – i nostri cari che ci hanno lasciato, e tutte le anime in cammino verso la pienezza della vita, proprio nell’orizzonte della Chiesa celeste, a cui la Solennita’ di oggi ci ha elevato”. “Fin dai primi tempi della fede cristiana – ha ricordato il Papa teologo – la Chiesa terrena, riconoscendo la comunione di tutto il corpo mistico di Gesu’ Cristo, ha coltivato con grande pieta’ la memoria dei defunti e ha offerto per loro suffragi”. Secondo il Pontefice, dunque, la preghiera per i morti e’ non solo utile ma necessaria, in quanto essa non solo li puo’ aiutare, ma rende al contempo efficace la loro intercessione in nostro favore”. Alla base di tutto questo, ovviamente, c’e’ la certezza cristiana nell’Al di la’. “L’oggetto della nostra speranza – ha spiegato in proposito Ratzinger – e’ il gioire alla presenza di Dio nell’eternita'”, come ha promesso Gesu’ ai suoi discepoli dicendo loro “vi vedro’ di nuovo e il vostro cuore si rallegrera’ e nessuno potra’ togliervi la vostra gioia”. “Alla Vergine Maria, Regina di tutti i Santi, affidiamo – ha quindi concluso il Papa – il nostro pellegrinaggio verso la patria celeste, mentre invochiamo per i fratelli e le sorelle defunti la sua materna intercessione”

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