Il fantasma del cimitero

E’ stato assunto nel 2006 come custode del cimitero di Vieste, in provincia di Foggia, ma non si presentava al lavoro da anni. E’ quanto hanno scoperto i carabinieri che hanno arrestato E.F., 33 anni, gia’ noto alle forze dell’ordine, con le accuse di truffa ai danni dello Stato e falso ideologico aggravato e continuato, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal gip del Tribunale del capoluogo dauno. I militari per poterlo stanare hanno attuato servizi di osservazione e pedinamento, documentando che E.F. si assentava costantemente dal lavoro, con la complicita’ di familiari ed amici che lo sostituivano.

L’incrocio con la banca dati ha consentito di stabilire che il custode, in piu’ occasioni, era stato controllato in posti diversi rispetto a quello di lavoro, anche se contestualmente risultava in servizio, poiche’ il cartellino personale per la rilevazione meccanica degli ingressi e delle uscite, risultava regolarmente timbrato. In molti casi, con la sua assenza sistematica, aveva creato un disservizio all’attivita’ cimiteriale, con lunghe attese di utenti, anche in casi di tumulazione di salme.
I carabinieri, in occasione dei controlli, hanno identificato i parenti che si occupavano delle mansioni di apertura e chiusura dei cancelli, nonche’ della timbratura del cartellino che attestava la presenza del custode. L’Arma di Vieste ha deferito alla Procura della Repubblica di Foggia quattro persone, compreso E.F. per gli stessi reati di cui e’ accusato l’uomo arrestato. I carabinieri, che lo hanno ribattezzato il ”fantasma del cimitero”, hanno quantificato i proventi percepiti indebitamente in una somma approssimativa che oscilla tra 60 e 70 mila euro.

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