Si tratta di una problematica che merita di trovare nella fonte che le è propria, cioè, ancora una volta, il Regolamento comunale di polizia mortuaria, una specifica regolazione, valutata cercando di contemperare gli effetti di un congruo utilizzo dei sepolcri, ma anche di rispetto per le tradizioni e culture locali, il ché non esclude, tra l’altro, che una qualche regolazione degli istituti del subentro (o la sua esclusione) possa essere diversificata a seconda delle caratteristiche dei sepolcri in questione, ad esempio prevedendo regolazioni anche diverse per sepolcri in relazione alla durata delle concessioni, alla capienza dei sepolcri o altri parametri oggettivi.
Sempre esemplificativamente, ben potrebbero aversi sepolcri per cui sia escluso l’operatività dell’istituto del subentro (ad esempio, la concessione di una celletta ossario, capiente per una sola cassetta ossario, non pone esigenze di subentro, ma forse solo quelle di un qualche “referente” al momento della scadenza della concessione, esigenza che potrebbe sussistere anche se il concessionario/fondatore del sepolcro sia nel frattempo deceduto) accanto ad altri per cui questa operatività sussista e sia regolata nei modi maggiormente rispondenti alle esigenze di funzionalità e alle attese delle famiglie.
- Il c.d. subentro nelle concessioni cimiteriali – 1/5 – Definizioni
- Il c.d. subentro nelle concessioni cimiteriali – 2/5 – Il diritto di sepoltura nelle concessioni cimiteriali fatte a persone fisiche
- Il c.d. subentro nelle concessioni cimiteriali – 3/5 – Il decesso del concessionario
- Il c.d. subentro nelle concessioni cimiteriali – 4/5 – Gli effetti del decesso del concessionario
- Il c.d. subentro nelle concessioni cimiteriali – 5/5 – Conclusioni