I problemi della Misericordia di Pisa e della gestione dei relativi servizi cimiteriali

La Misericordia di Pisa “ha i giorni contati”. Lo denunciano i Cobas in una nota spiegando che nell’ultimo anno “i vertici della Confraternita non hanno fatto praticamente nulla: non è stata venduta la sede per ripianare il debito, non esiste un piano di rilancio, i servizi cimiteriali sono al minimo storico, nessun investimento è stato realizzato per potenziare i servizi residui dopo la rinuncia al trasporto sanitario e sociale”. “Il governatore Luigi Marchetti si deve dimettere”, prosegue il sindacato che però accusa anche l’arcivescovado perché “i suoi unici interventi sono stati indirizzati verso i legali dei lavoratori licenziati affinché rinunciassero alle cause contro la Misericordia, che invece si stanno concludendo tutte negativamente per la Confraternita alla quale il giudice ha già intimato la riassunzione di una persona licenziata: i licenziamenti dell’anno scorso erano quindi arbitrari e chi li ha decisi non ha fatto il bene della Misericordia che sta invece viaggiando verso il fallimento”.

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