Sul sito di Focus è stato recentemente pubblicato un articolo dal titolo “Natura I cimiteri urbani sono pieni (anche) di vita”.
L’approfondimento sottolinea come i cimiteri di alcune città siano un concentrato di vita, una vera e propria oasi di biodiversità all’interno di un ambiente urbano, capaci di ospitare diverse specie animali.
Essendo i camposanti luoghi accoglienti e protetti, si prestano indubbiamente a trasformarsi in habitat preziosi pure per specie non autoctone.
Emblematico l’esempio della chiocciola Hygromia cinctella, una specie originaria dell’area mediterranea molto diffusa anche nel nostro Paese, che è stata ritrovata in due dei più grossi cimiteri di Berlino e in un paio di cimiteri più piccoli circostanti. Una nuova colonizzazione è quindi in atto.
Il motivo è riconducibile al fatto che i cimiteri sono aree ad alta biodiversità, grazie alla loro tranquillità e alla presenza di diversi tipi di vegetazione, fra cui alberi morti, che diventano potenziali habitat per moltissime specie diverse.
E per questo, secondo taluni, i cimiteri andrebbero tutelati non solo dal punto vista monumentale ma anche con politiche mirate di conservazione e protezione della flora e della fauna ivi presenti.