La Giunta regionale del Veneto ha approvato, su proposta dell’assessore alle politiche sanitarie Flavio Tosi, un Disegno di Legge per disciplinare in modo nuovo la materia funeraria. “Si tratta – spiega Tosi – di rivedere complessivamente e in modo organico la materia funeraria a tutela dei familiari del defunto, introducendo elementi di semplificazione amministrativa e di innovazione secondo le più recenti evidenze scientifiche, superando il Regolamento di polizia mortuaria del DPR 285/1990, oramai datato. Le più importanti novità riguardano la cremazione e la dispersione delle ceneri, le creazione delle case funerarie e delle sale del commiato”.
Cremazione. La nuova legge introduce la possibilità di dispersione delle ceneri in natura e in aree private e non solo in aree all’interno dei cimiteri, dando attuazione alla normativa di principio sulla cremazione.
E’ prevista, inoltre, l’istituzione delle case funerarie e delle sale del commiato in cui i familiari potranno decidere di trasferire il defunto in luogo diverso dalla propria abitazione e dall’ospedale, in locali dove la salma potrà essere custodita ed esposta per la celebrazione di riti di commemorazione e commiato.
Semplificazione delle procedure. Nel caso di trasporto, sia entro che fuori comune, e durante il periodo di osservazione è sufficiente una semplice comunicazione al Comune, da parte dell’impresa di onoranze funebri, mentre in passato era necessaria l’autorizzazione del Comune previo parere dell’Aulss.
Responsabilizzazione: viene meno l’obbligo da parte dell’Azienda sanitaria di presenziare alla chiusura del feretro, in quanto è l’addetto al trasporto (impresa funebre) che deve verificare l’identità del defunto e la regolarità del confezionamento del feretro, perchè incaricato di pubblico servizio.
Le funzioni di medico necroscopo (cioè del medico accertatore dello stato di morte) potranno essere svolte anche dai medici convenzionati, come il medico di medicina generale, assicurando così la tempestività dell’accertamento e l’ottimale distribuzione territoriale del servizio.
Pratiche obsolete ed evidenze scientifiche: raccogliendo le evidenze del mondo scientifico sarà eliminato l’obbligo delle iniezioni conservative previste dal Regolamento di polizia mortuaria. Tale trattamento deve essere effettuato solo quando previsto da trattati internazionali o prescritto dall’azienda sanitaria, in casi particolari. Il testo del Disegno di Legge passa ora all’esame del Consiglio regionale.
fonte: Ufficio stampa della regione Veneto