La ditta promotrice del project-financing nel cimitero di Gioia del Colle, che aveva stipulato il contratto nel 2009, ha presentato ricorso al T.A.R. contro l’inerzia (attuativa) da parte del comune.
Infatti, negli organi elettivi del comune sono presenti posizioni che hanno espresso la propria contrarieta’ al project-financing, ritenendolo una soluzione non adeguata alla realta’ locale e tale da “privatizzare” il cimitero (o, la parte di ampliamento del cimitero interessata al progetto), il che’ ha determinato che il comune non desse attuazione al contratto, pur avendolo sottoscritto.
Contro tale “”inerzia”, l’aggiudicatario ha presentato ricorso al T.A.R. per ottenere un provvedimento che “sblocchi”, attraverso la procedura giudiziale, la situazione venutasi a creare.
Ovviamente, le parti contrarie al project-financing ritengono che il cimitero sia un bene comune e non sono preoccupate dell’azione avanti al giudice amministrativo.