È un problema particolare quello con cui sono confrontate le autorità di Ginevra in Svizzera: i corpi seppelliti nei cimiteri non si decompongono come dovrebbero. Per la città è una questione di non facile soluzione.
Ma nota da decine d’anni in Italia.
Le complicazioni sembrano legate alla natura del suolo, argilloso e poco sciolto, il quale concorre a determinare condizioni non favorevoli alla scheletrizzazione.
La questione era fra l’altro già stata sollevata oltre un secolo fa: nel 1880, quando venne scelta la sede del campo santo di Saint-Georges, le autorità si erano interrogate sul tema: si temeva che, a causa dell’argilla compatta di grande spessore, la decomposizione non avrebbe avuto luogo o sarebbe stata molto ritardata.
Oggi la città di Ginevra vuole approfondire la questione. Sono stati quindi richiesti studi specifici sui cimiteri di Saint-Georges, Châtelaine e Petit-Saconnex.
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