Dopo gli ingenti danni provocati dall’alluvione dello scorso maggio, per 1 milione e 200 mila euro, nel cimitero di Faenza hanno avuto luogo lavori di sistemazione particolarmente lunghi e impegnativi.
In questi mesi Azimut si è fatta carico degli interventi per il ritorno alla normalità del cimitero, mettendo inoltre a disposizione 360 mila euro dal proprio bilancio, che il Comune dovrà poi ritornare alla partecipata, in quanto la manutenzione straordinaria e gli eventi eccezionali non sono previsti nel contratto di gestione.
In ogni caso, da metà ottobre, il cimitero dell’Osservanza sarà nuovamente tutto visitabile, oltre alle aree già riaperte in vari step, prima a partire dal 12 giugno e successivamente il 19 e 26 giugno, il 2 luglio, il 13 e 28 agosto.
Non riaprirà per il momento la Sala del Commiato, ricca di strutture in legno, mentre è stato riaperto il forno crematorio, il cui ripristino è costato 200 mila euro.
I segni del disastro sono ancora evidenti, ma, come ha sottolineato l’assessore Massimo Bosi, “quella del cimitero era e resta un’emergenza nell’emergenza” per il valore e il significato che la cura della tomba dei defunti ha nella vita della cittadinanza.