A Faenza un operatore necroforo faentino di 50 anni, impiegato al locale cimitero e crematorio, si sarebbe appropriato di oggetti preziosi lasciati sui defunti all’interno delle bare, tra cui anelli e denti d’oro, per poi rivenderli in alcuni compro oro della zona.
Nel suo armadietto sono stati trovati una decina di denti d’oro e altri oggetti, sui quali sono in corso accertamenti per verificarne la natura.
I militari hanno eseguito anche una perquisizione in casa dell’uomo dove, oltre a numerosi mobili e oggetti sui quali si stanno effettuando controlli e accertamenti, sarebbero stati trovati anche manufatti cimiteriali – ceramiche con motivi religiosi, crocifissi, ornamenti di feretri, maniglie delle bare, fioriere di ceramica faentina – di cui l’uomo non ha saputo giustificare la provenienza.
Nei guai anche i compra-oro ai quali si rivolgeva l’operaio necroforo: nei registri delle attività risulterebbero rivendite del 50enne a partire dal 2014, quindi un’attività durata oltre quattro anni, solitamente consegnando pochi grammi d’oro per volta.