Sono nove i nuovi cimiteri monumentali e storici riconosciuti dalla Regione Emilia-Romagna che si aggiungono ai 22 già individuati nella prima campagna di riconoscimento del 2023. E 23 le richieste di contributo approvate e finanziate per attività di promozione culturale del 2024, per un finanziamento complessivo di 137.180 euro.
La Giunta regionale ha concluso l’iter avviato con il bando destinato a riconoscere nuovi “Cimiteri monumentali e storici dell’Emilia-Romagna” e a concedere, ai soggetti riconosciuti, contributi a sostegno di attività di promozione culturale realizzate nel corso del 2024.
“Continuiamo il percorso avviato per il riconoscimento dei cimiteri significativi quali elementi del patrimonio culturale regionale da salvaguardare e valorizzare- spiega l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori-. Vogliamo sostenere i progetti di restauro e di conservazione, oltre che ampliare la fruizione di questa parte del patrimonio culturale regionale che va oltre la memoria”.
Hanno potuto chiedere il riconoscimento i soggetti gestori dei luoghi di sepoltura in possesso dei requisiti minimi obbligatori definiti dalla norma regionale, la legge 21 del 2022.
Requisiti quali la presenza di edifici e monumenti di rilevanza storico-artistica, come siti di memoria collettiva – dove si erano già svolte attività culturali nel triennio 2021-2023 con l’obiettivo di favorirne la conoscenza -, con una apertura al pubblico di almeno 150 giorni all’anno per i comuni con più di 15 mila abitanti, e di almeno 75 giorni all’anno per i Comuni con meno di 15 mila abitanti.
Ventisei le domande arrivate, di cui tre con richieste di solo riconoscimento, sei di riconoscimento e contributo e 17 di solo contributo provenienti da cimiteri già riconosciuti.
I nove luoghi riconosciuti quest’anno sono, in provincia di Bologna il Cimitero di Casaglia, a Marzabotto; in provincia di Ferrara, il Cimitero di Cento e il Cimitero ebraico di Cento; in provincia di Forlì-Cesena il Cimitero di Cesena, quello di Forlimpopoli e il Cimitero di Crocesanta, a Bagno di Romagna; nel modenese il Cimitero di San Cataldo, a Modena e il Cimitero di Vignola; nel riminese il Cimitero di Riccione.
Delle richieste arrivate, 15 sono di Comuni e Unioni di Comuni, 7 di società di diritto privato, 4 di associazioni.
Questa la suddivisione territoriale: 5 le richieste dalla provincia di Bologna, 4 ciascuna dalle province di Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Reggio Emilia, 2 ciascuno da Ravenna e Rimini, una da Parma.
Tra i progetti finanziati quelli del Cimitero di San Cataldo a Modena, con la realizzazione di una mappa digitale e un’audioguida per la visita; del Cimitero del Piratello a Imola (Bo), con l’ampliamento dei percorsi multimediali già allestiti e l’aggiunta di nuovi temi: storie al femminile, personaggi illustri, guerre, architettura e botanica; il Cimitero di Guastalla (Re), con il coinvolgimento di giovani ricercatori e la messa a punto di una nuova guida e di una serie di visite teatralizzate; il Cimitero ebraico di Cento (Fe), con un programma integrato di ricerche d’archivio, formazione delle guide e visite guidate, oltre alla progettazione del restauro delle lapidi; il Cimitero di Crocesanta, nei pressi di Bagno di Romagna (FC), con il recupero di un luogo comunitario della memoria inserito in una rete di sentieri e in un circuito di turismo culturale.
I contributi, concessi in misura non superiore all’80% dell’importo delle spese ritenute ammissibili, sono di 8mila euro massimo per ogni progetto.
L’Avviso pubblicato online riporta la graduatoria completa, con l’indicazione delle domande ammesse e dei contributi assegnati.
Per ulteriori informazioni è possibile scrivere a: CimiteriMonumentaliStorici@regione.emilia-romagna.it.
Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
Per quesiti complessi ci si riserva di non dar risposta pubblica ma di chiedere il pagamento da parte di NON operatori professionali di un prezzo come da tariffario, previo intesa col richiedente
Risposta a quesiti posti da operatori professionali sono a pagamento, salvo che siano di interesse generale, previa conferma di disponibilità da parte del richiedente.