L’UNI (ente di normazione italiano) informa che ha lanciato una inchiesta pubblica preliminare in vista della emanazione di due distinte norme tese a definire gli standards delle bare e dei relativi accessori. L’inchiesta preliminare è in corso e termina l’8 giugno 2011. Di seguito si riportano i dettagli delle due norme che sono allo studio dell’UNI:
Codice progetto proposto: U40005940
Titolo: Cofani funebri – Casse di legno – Requisiti e metodi di prova
Sommario: La norma definisce requisiti prestazionali e programmi di prova per l’attitudine all’uso di casse di legno per cofani funebri destinati al trasporto di cadaveri, nonché alla inumazione, tumulazione o cremazione.
Giustificazioni: Mancano in Italia norme tecniche riguardanti i Cofani funebri di legno; il riferimento di legge nazionale attualmente vigente è il Regolamento di polizia mortuaria (DPR 10 settembre 1990, n. 285) che prevede per il trasporto, l’inumazione e la tumulazione l’utilizzo di una cassa di legno, salvo diversa autorizzazione del Ministero della sanità, che, sentito il Consiglio superiore di sanità, può consentire l’uso di casse di materiali diversi prescrivendo le caratteristiche che essi devono possedere al fine di assicurare la resistenza meccanica e l’impermeabilità del feretro. Le disposizioni di legge e regolamentari vigenti seguono in genere il vecchio approccio prescrittivo, cercano cioè di stabilire nel modo più dettagliato come un cofano funebre deve essere costruito allo scopo di svolgere al meglio le sue funzioni. Tale approccio “congela” lo stato dell’arte, rende difficile l’innovazione e lascia di fatto privo di qualsiasi garanzia il consumatore finale riguardo alle prestazioni effettive del manufatto, che non vengono controllate in quanto date per garantite. Un approccio più moderno, attualmente utilizzato per la maggior parte delle normative tecniche, è quello prestazionale, per cui si specificano nel dettaglio i requisiti funzionali che il prodotto deve garantire, si indica come misurarli oggettivamente e poi si lascia libero il mercato di sviluppare le soluzioni più efficienti. Aderendo a quest’ultima impostazione (che non demonizza in assoluto alcun materialo o procedimento costruttivo) un cofano funebre, in estrema sintesi, deve in ogni caso soddisfare i seguenti requisiti essenziali: – deve salvaguardare il decoro e la dignità del defunto (opacità, forma, dimensioni minime) – deve assicurare adeguata solidità, resistenza meccanica e rigidezza fino al termine delle operazioni funerarie – deve assicurare un’adeguata tenuta ai liquidi per il tempo desiderato – non deve rilasciare sostanze inquinanti nell’ambiente
Benefici attesi: – Armonizzazione delle regole e delle procedure su base nazionale, tramite l’eliminazione degli ostacoli tecnici derivanti dall’eterogeneità delle regolamentazioni attualmente vigenti e dall’impostazione eminentemente prescrittiva di queste ultime – Sviluppare la base tecnica per assicurare la progettazione e la fabbricazione di cofani sicuri, rispettosi dell’ambiente e in grado di fronteggiare le prevedibili tendenze future, quali ad esempio il verticale incremento della cremazione, sia come sistema di servizio funebre primario, sia come metodologia per il dignitoso e igienico trattamento dei resti al momento delle esumazioni ed estumulazioni previste dalla legge – Ottimizzare il rapporto clienti/fornitori, tramite l’obbligo di specificare informazioni chiare e tecnicamente motivate sulle caratteristiche e prestazioni dei singoli cofani, nonché sulle loro modalità ottimali di impiego, con conseguente semplificazione nella stipula dei contratti e delle garanzie ad essi collegate – Fornire al mercato metodi di prova unificati e riconosciuti come efficaci nell’accertamento e garanzia delle prestazioni minime dei cofani – Contribuire con un documento adeguato alla realtà e alla sensibilità italiana allo sviluppo di una normativa europea del settore
Organo tecnico di riferimento: Legno
Data di inizio inchiesta preliminare: 24/05/2011
Data di fine inchiesta preliminare: 08/06/2011
Codice progetto proposto: U40005950
Titolo: Cofani funebri – Casse di legno – Componenti, tipologia costruttiva, marcatura
Sommario: La norma definisce la nomenclatura delle parti principali , le modalità di costruzione e di marcatura di casse di legno per cofani funebri destinati al trasporto, sepoltura o cremazione di cadaveri. La norma prende inoltre in considerazione, per i soli aspetti pertinenti, anche altri componenti, obbligatori o facoltativi, che nel loro complesso costituiscono il feretro (cassa metallica interna o esterna, materiali assorbenti, imbottiture, sudario, abbigliamento della salma, decorazioni, ecc.).
Giustificazioni: Mancano in Italia norme tecniche riguardanti i Cofani funebri di legno; il riferimento di legge nazionale attualmente vigente è il Regolamento di polizia mortuaria (DPR 10 settembre 1990, n. 285) che prevede per il trasporto, l’inumazione e la tumulazione l’utilizzo di una cassa di legno, salvo diversa autorizzazione del Ministero della sanità, che, sentito il Consiglio superiore di sanità, può consentire l’uso di casse di materiali diversi prescrivendo le caratteristiche che essi devono possedere al fine di assicurare la resistenza meccanica e l’impermeabilità del feretro. Le disposizioni di legge e regolamentari vigenti seguono in genere il vecchio approccio prescrittivo, cercano cioè di stabilire nel modo più dettagliato come un cofano funebre deve essere costruito allo scopo di svolgere al meglio le sue funzioni. Tale approccio “congela” lo stato dell’arte, rende difficile l’innovazione e lascia di fatto privo di qualsiasi garanzia il consumatore finale riguardo alle prestazioni effettive del manufatto, che non vengono controllate in quanto date per garantite. Un approccio più moderno, attualmente utilizzato per la maggior parte delle normative tecniche, è quello prestazionale, per cui si specificano nel dettaglio i requisiti funzionali che il prodotto deve garantire, si indica come misurarli oggettivamente e poi si lascia libero il mercato di sviluppare le soluzioni più efficienti. Aderendo a quest’ultima impostazione (che non demonizza in assoluto alcun materialo o procedimento costruttivo) un cofano funebre, in estrema sintesi, deve in ogni caso soddisfare i seguenti requisiti essenziali: – deve salvaguardare il decoro e la dignità del defunto (opacità, forma, dimensioni minime) – deve assicurare adeguata solidità, resistenza meccanica e rigidezza fino al termine delle operazioni funerarie – deve assicurare un’adeguata tenuta ai liquidi per il tempo desiderato – non deve rilasciare sostanze inquinanti nell’ambiente
Benefici attesi: – Armonizzazione delle regole e delle procedure su base nazionale, tramite l’eliminazione degli ostacoli tecnici derivanti dall’eterogeneità delle regolamentazioni attualmente vigenti e dall’impostazione eminentemente prescrittiva di queste ultime – Sviluppare la base tecnica per assicurare la progettazione e la fabbricazione di cofani sicuri, rispettosi dell’ambiente e in grado di fronteggiare le prevedibili tendenze future, quali ad esempio il verticale incremento della cremazione, sia come sistema di servizio funebre primario, sia come metodologia per il dignitoso e igienico trattamento dei resti al momento delle esumazioni ed estumulazioni previste dalla legge – Ottimizzare il rapporto clienti/fornitori, tramite l’obbligo di specificare informazioni chiare e tecnicamente motivate sulle caratteristiche e prestazioni dei singoli cofani, nonché sulle loro modalità ottimali di impiego, con conseguente semplificazione nella stipula dei contratti e delle garanzie ad essi collegate – Fornire al mercato metodi di prova unificati e riconosciuti come efficaci nell’accertamento e garanzia delle prestazioni minime dei cofani – Contribuire con un documento adeguato alla realtà e alla sensibilità italiana allo sviluppo di una normativa europea del settore
Organo tecnico di riferimento: Legno
Data di inizio inchiesta preliminare: 24/05/2011
Data di fine inchiesta preliminare: 08/06/2011
X Simone,
Le norme tecniche di riferimento sono contenute nel Regolamento Nazionale di Polizia Mortuaria approvato con DPR 10 settembre 1990 n. 285.
Cofani e recipienti per la movimentazione dei cadaveri nostro ordinamento nazionale di polizia mortuaria (eccetto, ad oggi, la sola Regione Lombardia, per la quale valgono i requisiti di cui all’Allegato 3 del Reg. Reg. n.6/2004) sono quelli descritti da:
– Art. 30 D.P.R. 285/90 (casse da tumulazione, per trasporti oltre i 100 KM, per trasporti internazionali e di infetti)
– Art. 75 commi 3 e seguenti D.P.R. 285/90 (bare di solo legno per inumazione o cremazione).
Buonasera, vorrei sapere se ci sono delle norme per costruire dei cofani in legno “dimensioni,spessore delle tavole”. Dove posso vedere il tutto.
Grazie,rimango in attesa di una vostra risposta.
La Legge (Artt. 75 e 77 DPR n. 285/1990) sia per i cofani destinati ad inumazione, sia per quelli da avviare a tumulazione, prevede solo l’impiego di una targhetta metallica identificativa, ma non si sofferma sulle modalità di lavorazione, ragion per cui vi è la massima libertà di forme, anche per l’industria funeraria, la quale potrà sviluppare nuove tecniche di incisione da proporre al mercato delle imprese, l’importante è che sia il materiale sia la scritta riportante gli estremi identificativi del de cuius siano inossidabili e non alterabili, al fine di consentire nel tempo la perfetta tracciabilità delle spoglie mortali.
Salve, vorrei sapere se la targhetta metallica, che va applicata sul cofano, riportante nome, cognome, data di nascita e di morte deve essere esclusivamente incisa oppure può essere, come va di “moda” adesso, stampata a caldo col sistema di foto impressione a caldo. Non riesco a trovare nessun articolo che specifica questa differenza.
Grazie