E i cimiteri resistono ai terremoti?

Grazie al giornalista televisivo Santoro e al vignettista Vauro, a proposito del terremoto nell’aquilano oltre che di morti, si è parlato pure di cimiteri. In questo happening televisivo dedicato ad ogni tipo di rovina procurata dal terremoto ben pochi si sono ricordati di vedere i danni alle strutture cimiteriali, che solo oggi (18/4/2009) hanno avuto rilievo nel TG2 e ora cominciano ad apparire in qualche rara agenzia, come la seguente:

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(ASCA) – L’Aquila, 17 apr – E’ il ricco patrimonio religioso ad aver subito i maggiori danni nella provincia di Pescara.

Crolli si sono avuti alla splendida abbazia di San Clemente a Casauria. Tra Alanno, Salle e Pescosansonesco colpiti chiese, oratori e conventi. Le case sgomberate, nei singoli centri, si contano sulle dita di una mano. Danneggiati molti cimiteri. Delle province abruzzesi, Chieti e’ rimasta la piu’ integra, mentre a Teramo cresce il numero di edifici lesionati: chiusi 7 plessi pubblici, inagibili 54 case private, rimossi due campanili. Out anche due chiese.

Controlli sono ancora in atto. Ma le continue scosse rischiano di pregiudicare gli edifici ancora in piedi.

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