“Io e mia mamma avevamo deciso di raggiungere il cimitero di Gubbio, dove riposa una mia amica deceduta qualche tempo fa in seguito a un incidente stradale”, racconta la 35enne, assistita dall’avvocato aretino Massimiliano Lachi. “Siamo arrivate alle 19.05 – prosegue nella sua versione la giovane – e, trovando il cancello aperto, siamo entrate. Certo, non era presto, ma considerato il viaggio non breve che avevamo fatto, contavamo in una certa comprensione. Invece, niente”. Nei fatti il cancello del cimitero è stato chiuso e nessuno si è accorto che dentro vi erano ancora le due donne che hanno pensato bene di andarsene prima del buio scavalcando un muretto. E’ la disavventura capitata a due donne, madre e figlia di 62 e 35 anni, residenti a Città di Castello. Certo che tutto ha un limite: le due donne si riservano di denunciare per sequestro di persona il guardiano del camposanto di Gubbio, ma in realtà dovrebbero essere loro ad essere multate per violazione dei regolamenti di polizia mortuaria comuunali che vietano l’ingresso oltre una certa ora. Speriamo prevalga la ragione dall’una e dall’altra parte.
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