Diverse assoluzioni e 2 rinvii a giudizi a Caltagirone per un corruzione in un project financing cimiteriale

Non luogo a procedere ”perché il fatto non sussiste”. La sentenza è stata emessa dal Gup del Tribunale di Caltagirone (CT), Marcello Gennaro, nel processo per un appalto da 20 milioni di euro per l’ampliamento del cimitero di Caltagirone e per la costruzione di un nuovo camposanto nella frazione di Granieri col sistema del project financing. Gli imputati erano l’ex sindaco Francesco Pignataro, l’ex assessore ai Servizi cimiteriali Vincenzo Di Stefano e l’ex segretario generale Maria Angela Caponetti, accusati di abuso d’ufficio. E’ stata pure esclusa la turbativa d’asta, reato per il quale è stato disposto il non luogo a procedere per l’ex capo dell’Ufficio tecnico comunale Giovanni Alparone, per i componenti dello studio di progettazione Gabriele Cardillo ed Egidio Sinatra, per la componente della commissione per la valutazione della proposta Teresa Messina, per il rappresentante dell’impresa Gaetano Troia, e per il dirigente e il funzionario comunali Pino Erba e Sebastiano Ricupero. Sono stati rinviati a giudizio, invece, l’ex capo dell’Ufficio tecnico comunale Giovanni Alparone (imputato di corruzione, rivelazione di segreto d’ufficio, falso ideologico e materiale) e Gaetano Troia (accusato di corruzione e frode nelle pubbliche forniture). La prima udienza è stata fissata per il prossimo 8 ottobre 2013.

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