Digitalizzate opere cimiteriali alla Certosa di Bologna coi soldi di una Fondazione bancaria

Un protocollo d’intesa per restaurare, valorizzare e promuovere (anche tramite la digitalizzazione) il cimitero monumentale della Certosa di Bologna. E’ l’accordo presentato oggi in Comune dai due firmatari: il sindaco Sergio Cofferati e il presidente della Fondazione Carisbo Fabio Roversi Monaco. In pratica, l’intesa triennale che scade nel 2011, prevede uno stanziamento annuale da parte della Fondazione pari a 100mila euro. Altrettanto il denaro che mettera’ in campo annulmente Palazzo D’Accursio, accanto a risorse umane e logistiche. I fondi comunali, in particolare, derivano dalla riconcessione dei sepolcri storici. “La nostra e’ una delle certose piu’ belle d’Italia – ha commentato Cofferati – e comprende tante opere che hanno bisogno di essere restaurate e valorizzate. Quindi il problema che ci siamo posti e’ come conversvare questo patrimonio artistico e storico e come organizzarne l’accesso”. “La Certosa di Bologna e’ stata lasciata in deplorevole stato di mancanza di cure – ha sottolineato Roversi Monaco – e quindi, nonostante le difficolta’ economiche, abbiamo deciso di firmare questa convenzione perche’ in gioco c’e’ molto piu’ di un cimitero”. Il complesso, infatti, ha concluso il direttore del settore Cultura Mauro Felicori “e’ il museo della citta’ lungo i secoli”. Nello specifico, i fondi stanziati sulla base dell’intesa, serviranno a restaurare alcune aree e i sepolcri piu’ significativi non ancora sistemate, a partire dal completamento dell’intervento sul chiostro terzo, ma anche ad estendere il catalogo dei sepolcri, la digitalizzazione dell’anagrafe cimiteriale dal 1801 e lo sviluppo del museo virtuale. In programma ci sono, infine, nuovi percorsi di visita e l’intenzione di organizzare mostre e cicli di concerti.

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