Dialogo tra religioni in Grecia favorisce cimitero islamico e moschea ad Atene

Dopo quasi 40 anni di proposte e progetti discussi e mai approvati, una moschea sarà costruita anche ad Atene, l’unica capitale europea che sino ad oggi non dispone di un luogo di culto per gli oltre 200.000 musulmani (greci e stranieri) che vi risiedono. Lo ha deciso il Parlamento greco approvando con 198 voti a favore e 16 contrari la costruzione del tempio islamico. Sei anni fa l’allora ministro degli Esteri Dora Bacoyannis, già sindaco di Atene, aveva proposto di riabilitare una moschea ottomana del 18.mo secolo che sorge nel centralissimo quartiere di Monastiraki, proprio ai piedi dell’Acropoli. Ma, pur apprezzando la proposta, l’imam Munir Abdelrasul la declinò affermando che l’edificio era troppo piccolo per ospitare anche solo una parte dei fedeli ateniesi. A superare l’impasse fu il leader della potente Chiesa greco-ortodossa, l’allora arcivescovo Christodoulos (morto nel gennaio 2008), il quale suggerì di costruire la nuova moschea su un terreno di sette ettari della Marina Militare, appunto nel quartiere di Elaionas, che si trova a meno di un chilometro da una stazione della metro. L’arcivescovo offrì inoltre tre ettari di terreno di proprietà della Chiesa nella località di Schisto, a Nord-est della capitale, per realizzarvi il primo cimitero islamico di Atene.

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