Lo sconto IRPEF del 19 per cento è accessibile per i costi sostenuti per spese funebri di un defunto nel 2020, anche per i non parenti, ma le somme sono detraibili solo in caso di tracciabilità dei pagamenti.
Lo chiariscono le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate, che precisano che i pagamenti tracciati sono quelli “sostenuti con le modalità di cui all’articolo 1, comma 679, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, ossia con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento di cui all’articolo 23 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241.“.br>
Vedasi decreto specifico.
I costi, sostenuti nel corso del 2020 per la morte di persone care, anche se non parenti, possono essere inseriti nel modello 730/2021 e danno diritto a uno sconto sull’imposta da versare, pari al 19 per cento del massimo della somma consentita (1550 euro). E quindi di euro 294,50
A stabilire l’agevolazione e l’importo massimo detraibile è l’articolo 15 del Testo Unico sulle Imposte sui Redditi.
Ricordiamo che le spese funebri sono state trasmesse entro il 31 marzo 2021, per via telematica, dalle imprese interessate. Ed entrano automaticamente tra i dati già inseriti nel modello 730/2021 precompilato, che è possibile modificare e inviare dal 19 maggio 2021.
Concretamente quindi, se un funerale è costato 3.500 euro, la detrazione è comunque applicabile solo alla quota massima di 1.550 euro.
Come specificato nelle istruzioni per la compilazione del modello 730/2021 dall’Agenzia delle Entrate, lo stesso limite vale per una stessa spesa sostenuta da più soggetti.
Diverso è il caso di uno stesso contribuente, che si è fatto carico delle spese funebri per più decessi e può accedere, nella soglia stabilita, alla detrazione per i diversi eventi.
Per quanto riguarda la compilazione della modulistica:
Bisogna far riferimento al quadro della SEZIONE – spese per le quali spetta la detrazione d’imposta del 19, del 26, del 30 e del 35 per cento.
In particolare ai righi da RP8 a RP13 – Altre spese, dove vanno indicate le informazioni necessarie:
nella colonna 1 il codice “14” che identifica le spese funebri;
nella colonna 2 i costi sostenuti.
Nel caso di spese sostenute per più eventi, occorre compilare più righi da RP8 a RP13, indicando in ognuno di essi il codice 14 e i costi relativi a ciascun decesso.
L’importo deve comprendere le spese indicate nella sezione “Oneri detraibili” della Certificazione Unica con il codice onere 14.
Ma non è finita:
Dall’anno d’imposta 2020 la detrazione d’imposta per alcune delle spese indicate, nella sezione sopra ricordata (e quindi anche le spese funebri) varia in base all’importo del reddito complessivo. In particolare, essa spetta per intero ai titolari di reddito complessivo fino a 120.000 euro.
In caso di superamento del predetto limite, il credito decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito complessivo pari a 240.000 euro.
Per la verifica del limite reddituale si tiene conto anche dei redditi assoggettati a cedolare secca.