Sabato scorso, V.V.A., custode cimiteriale cinquantacinquenne di Uggiano La Chiesa , è stato colto a bruciare pezzi di bara dentro il cimitero. La denuncia è scattata ad opera dei carabinieri della stazione di Poggiardo (Lecce), per attività illecita di smaltimento di rifiuti speciali sanitari tramite incenerimento in terra. Gli stessi militari, infatti, allertati telefonicamente per il fumo che usciva dal cimitero, hanno colto con “le mani nel sacco” il custode, che, contrariamente a quanto prevede la legge, ossia il trasferimento, dopo apposito imballaggio, presso un apposito impianto di termodistruzione, era invece intento a bruciare più semplicemente, in u n’area interna allo stesso cimitero, le parti in legno di una ventina di bare, rivenienti da una estumulazione, regolarmente autorizzata dal Comune, di 49 defunti, vale a dire al termine dell’operazione di recupero dei resti ossei da un loculo. Il custode è incorso nel reato di attività illecita di smaltimento di rifiuti speciali sanitari e di getto pericoloso di cose, secondo il quale ‘chiunque getta o versa, in un luogo di pubblico transito o in un luogo privato ma di comune o di altrui uso, cose atte a offendere o imbrattare o molestare persone, ovvero, nei casi non consentiti dalla legge, provoca emissioni di gas, di vapori o di fumo, atti a cagionare tali effetti, è punito con l’arresto fino a un mese o con l’ammenda fino a 206 euro’ . Alla notizia dell’accaduto il sindaco di Poggiardo Silvio Astore si è dichiarato amareggiato e sorpreso, ritenendo il responsabile del reato persona degna di rispetto.