De Magistris vuole la normalità nei cimiteri napoletani

Tempi più lunghi per le inumazioni a Napoli. C’è tensione nei cimiteri della città per i quali, dal primo gennaio 2012, è entrata in vigore una nuova norma: non basteranno più venti mesi per l’interramento, che dovrà durare almeno cinque anni. La stora è vecchia e come in diversi altri campi a Napoli l’emergenza diventa la norma finché qualcuno non decide di rompere l’incantesimo. Da tempo immemorabile a Napoli le inumazioni si fanno contravvenendo ad una norma statale che impone che la durrata ordinaria di sepoltura sia di 10 anni, riducibile, se ve ne sono le condizioni, al massimo a 5 anni. A Napoli, invece, da sempre si sotterra per 20-24 mesi, stante il particolare terreno che produce la mummificazione dei corpi. E’ con Sindaco Bassolino che la questione diventa nota su scala nazionale (alla luce di un servizio apparso su Report) e avendone i poteri Bassolino emette una ordinanza contingibile ed urgente che permette, per un tempo determinato, di continuare la inumazione a 20 mesi, affinché si trovino soluzioni specifiche, come ampliamento del cimitero, dotazione di un crematorio per la città, nuovi campi di inumazione, nuovi loculi. Ma sono passati ormai 10 anni da allora e ben poco è stato fatto. E così l’Amministrazione guidata da De Magistris ha deciso di rompere l’incantesimo e di considerare finita l’epoca delle proroghe della ordinanza contingibile ed urgente visto che nulla si sistema, in questa maniera. E ora, di fronte all’emergenza, probabilmente si dovranno fare le scelte che da decine d’anni vengono rimandate, come quella di cambiare profondamente il sistema tariffario (traiffe basse e e costi alti di produzione di un servizio carente per quantità e qualità) di decidere un apolitica cimiteriale degna di una grande città come Napoli e provvedere agli investimenti in infrastrutture necessari. Peccato che in questa maniera si vada contro gli inetressi di un sottobosco ben individuabile legatto alla camorra e alle potentissime Arciconfaternite (curiali) che controllano almeno il 70% delle sepolture napoletane. Ma il Sindaco De Magistris sembra abbia imboccato decisamente questa direzione.

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