Dopo due anni dal crollo del cimitero di Camogli, è ancora battaglia sui risarcimenti fra Comune e assicurazioni.
Dopo la caduta in mare di 415 defunti, per la stragrande maggioranza ancora non riconosciuti, è ancora in corso sia l’indagine penale, con cinque persone iscritte sul registro degli indagati, sia la perizia disposta dal gip.
E anche la partita dei risarcimenti, fra Comune e assicurazioni, pur non essendo correlata con l’indagine del pubblico ministero Fabrizio Givri e del procuratore aggiunto Paolo D’Ovidio, è ancora in corso e non sembra avere facile risoluzione.