Crollata la mortalità nel 2023. Il trend continua anche nel 2024

L'articolo è parte 5 di 14 nella serie Mortalità 2024
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All’inizio del mese di agosto è stata emanata la circolare Utilitalia SEFIT che periodicamente informa sul livello di cremazione raggiunto nel nostro Paese. Meritoriamente negli ultimi anni è stata integrata con dettagliate notizie sulla evoluzione di mortalità, sulla base di elaborazioni dei dati noti dell’ISTAT.
Possiamo così leggere che “l’anno 2023 è stato caratterizzato da una forte riduzione di mortalità rispetto ai tre anni precedenti, con un avvicinamento ai valori di decessi del trend medio annuo ante pandemia (media 2015-2019=645.620), visto che si sono registrati a consuntivo 660.600 decessi in base ai dati ISTAT.”
”. La circolare contiene allegati particolarmente utili per analizzare la evoluzione della mortalità mese per mese, distinta per provincia. Difatti l’analisi, condotta per singola provincia, rapporta la mortalità del 2023 a quella del periodo ante pandemico (media 2015/2019), segnalando con colorazioni appropriate le zone di maggiore o minore intensità di decessi. Di interesse è la seguente comparazione di mortalità mensile per il nostro Paese dal 2019 al 2023, elaborata da Euroact WEB srl.

Mese

2023

2022

2021

2020

2019

Gennaio 67.132 74.188 74.550 62.019 65.675
Febbraio 58.765 60.376 59.389 56.070 59.290
Marzo 56.841 61.943 68.507 86.501 57.752
Aprile 53.057 57.128 63.434 72.809 51.344
Maggio 50.782 55.217 54.802 52.440 50.491
Giugno 47.744 52.101 52.201 48.589 50.963
Luglio 54.725 65.106 53.668 51.422 50.964
Agosto 51.815 57.423 56.594 53.744 48.771
Settembre 48.119 50.334 51.456 49.326 45.834
Ottobre 51.081 54.965 54.463 59.861 49.705
Novembre 54.703 56.848 54.870 78.470 50.201
Dicembre 65.836 67.870 65.101 74.895 53.442
ANNO 660.600 713.499 709.035 746.146 634.432

E le variazioni di mortalità registrate ciascun anno sui dati di quello precedente:

Mese

2023

2022

2021

2020

Gennaio – 7.056 – 362 12.531 – 3.656
Febbraio – 1.611 987 3.319 – 3.220
Marzo – 5.102 – 6.564 – 17.994 28.749
Aprile – 4.071 – 6.306 – 9.375 21.465
Maggio – 4.435 415 2.362 1.949
Giugno – 4.357 – 100 3.612 – 2.374
Luglio – 10.381 11.438 2.246 458
Agosto – 5.608 829 2.850 4.973
Settembre – 2.215 – 1.122 2.130 3.492
Ottobre – 3.884 502 – 5.398 10.156
Novembre – 2.145 1.978 – 23.600 28.269
Dicembre – 2.034 2.769 – 9.794 21.453
ANNO – 52.899 4.464 – 37.111 111.714

Il calo abnorme di mortalità registrato nel 2023 rispetto all’anno 2022 (-52.899 decessi) è spiegabile con l’elevato numero di decessi avvenuto nelle classi di età anziane negli anni in cui si sono sviluppati i fatti pandemici, che hanno anticipato la morte di persone che statisticamente, in base alle tavole di mortalità, avrebbero dovuto morire negli anni futuri. È un fenomeno che, tra l’altro, ha indotto l’ISTAT a rivedere significativamente le proprie proiezioni di mortalità future. Di seguito si riportano le tabelle con la previsione di mortalità ISTAT nel decennio formulata nel 2023 a confronto di quella formulata nel 2024. È immediato vedere come l’ISTAT abbia corretto la numerosità dei defunti attesi negli anni 2024, 2025, 2026, riducendola. E, allo stesso tempo, spostando la mortalità in ascesa negli anni successivi.

Anno Morti previsti24 Morti previsti 23 Variazione
2024 670.215

707.666

-37.451

2025 679.053

705.814

-26.761

2026 687.229

704.739

-17.510

2027 694.793

704.313

-9.520

2028 701.627

704.385

-2.758

2029 707.721

705.010

2.711

2030 712.901

706.603

6.298

2031 717.269

708.571

8.698

2032 721.490

711.232

10.258

2033 725.182

714.052

11.130

Ma è probabile che, alla luce dei dati di mortalità del primo semestre 2024, anche queste proiezioni siano da considerare sovrastimate, visto che da gennaio a giugno 2024 si registra una mortalità ancor più bassa rispetto alle più recenti stime. Qualche cambiamento, rispetto alla tendenza attuale, è possibile attenderselo per effetto di onde di calore particolarmente virulente nel periodo estivo o per l’anticipo del classico periodo influenzale di fine anno.

Written by:

Daniele Fogli

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