Lena Adelsohn Lil Jeroth, ministro della cultura svedese, ha dichiarato apertamente di essere favorevole ad adottare il metodo della criogenazione delle salme, per ridurre l’impatto della loro decomposizione (inquinante sia per l’aria che per l’acqua) nell’ambiente.
Con tale processo – messo a punto dalla biologa svedese Susanne Wiigh – il corpo si decompone in due ore, a differenza dei tradizionali sistemi di inumazione in cui la decomposizione avviene completamente solo dopo numerosi anni.
La criogenazione avviene in questa maniera: il corpo viene immerso in un bagno d’azoto liquido a -196°C, diventando così fragile da poter essere sgretolato con un particolare sistema di vibrazioni in milioni di pezzi della grandezza di un granello di sabbia; segue poi la fase della disidratazione e quella in cui vengono eliminati dal corpo i residui metallici ed a processo ultimato un corpo di 75 kg si riduce a 25 kg di polvere rosastra.
Affinché venga utilizzato questo nuovo sistema in Svezia (la Chiesa luterana ha già comunicato la sua approvazione in merito) dovrà essere cambiata la legislazione, che ora non lo permette.
E nel frattempo sono già 10 i corpi in attesa di essere criogenati …
X Cecilia,
bisognerebbe rivolgersi alle Autorità Locali, anche perché questa metodologia è ancora in fase di approvazione e, quindi, non è operativa.
In Italia, almeno, la cremazione è un processo ossidativo violento ottenuto esclusivamente con il calore.
vorrei sapere i costi di questa cremazione innovativa….come tutte le novita´non deve essere affatto economica e, con l´eta´che avanza, sto pensando ai miei genitori ma anche a me stessa e questo mi sembra davvero un modo ecosostenibile per finire i propri giorni e, in qualche modo, rimenere “per sempre”