La Corte dei Conti vuole i quattrini del danno (reale e di immagine) procurato al Comune di Salerno da alcuni dipendenti infedeli (sette tra dipendenti ed ex lavoratori comunali, coinvolti, a vario titolo, nella maxi inchiesta per il raggiro sui loculi del cimitero di Brignano. Secondo la giustizia contabile, il danno erariale arrecato è di quasi un milione di euro.
E’ l’allora direttore dei servizi cimiteriali, Massimo Romaniello, licenziato dopo lo scandalo giudiziario (aveva patteggiato una pena di tre anni) che secondo la Corte dei Conti dovrebbe versare l’importo più elevato: quasi ottocentomila euro (cifra che è circa il doppio dell’ammanco reale; il resto è per il danno d’immagine subito dal Comune di Salerno). Per altri 4 dipendenti comunali (settore impianti e manutenzioni), poi sospesi dalle mansioni, pur non essendo destinatari di nessuna misura nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla Procura a seguito delle indagini dei vigili urbani, la Corte dei Conti chiede cifre modeste, variabili dai 5mila ai 46mila euro.
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