Corsie preferenziali a Rivoli per pratiche cimiteriali. 7 denunce.

Soldi dalle imprese di onoranze funebri in cambio di “suggerimenti” alle famiglie dei defunti, oppure di “corsie preferenziali” per le pratiche di
quelle ditte. Sono sette gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari firmati dal pm Giuseppe Ferrando, che ha coordinato le indagini
dei carabinieri di Rivoli (Torino) per una inchiesta sul “caro estinto”. Per tutti, il reato ipotizzato è corruzione. Si tratta di: Anna Palmina Torchio, di 47 anni, titolare della “Torchio Marmi e Graniti srl”; Antonia Burdisso, di 62 anni, responsabile dell’impresa di onoranze funebri “Miletto” di Grugliasco; Paola Ramella , di 45 anni, titolare delle onoranze funebri “Genta”; Giorgio Esu , di 64 anni, all’epoca infermiere in ospedale a Rivoli, e il collega Giovanni Amodeo, di 49 anni e Fabrizio Lombardo 50 anni, architetto della Afc (Servizi cimiteriali); Riccardo Errico di 48 anni, anche lui dipendente Afc. I militari hanno raccolto materiale sul periodo dal novembre 2009 a maggio 2010. Secondo la loro ricostruzione, c’era un “sistema” per favorire alcune aziende di onoranze funebri e la ditta “Torchio”, specializzata nella costruzione di tombe di famiglia, nella manutenzione e nella lavorazione di marmi per le lapidi. E poi un sistema di mance a vari livelli, per facilitare i funerali.

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