Cooperative contro Amministrazione comunale di Foggia per la privatizzazione dei servizi cimiteriali

Ancora dissenso sulle decisioni dell’Amministrazione Municipale sul futuro gestionale dei servizi cimiteriali. Dopo i rilievi mossi dalla minoranza di centro destra a Palazzo di Città, anche il movimento Cooperativo provinciale prende posizione. Infatti i rappresentanti delle cooperative più rappresentative sul territorio nazionale, regionale e provinciale, invitano l’Amministrazione comunale a considerare gli effetti negativi che decisioni dissennate portano sui cittadini e le loro famiglie.
I soci di Cooperative, che attendono da diversi anni l’assegnazione delle aree cimiteriali per la realizzazione di cappelle collettive, hanno espresso la loro preoccupazione, non solo per la crescita sconsiderata dei costi dei servizi affidati ad una società privata, ma anche e principalmente della onerosità del costo a metro quadrato del terreno, la cui quantificazione definitiva non è ancora nota, ma è stimata in misura superiore a quella calcolata dalle cooperative che hanno impugnato, innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale, le ripetute determinazioni dell’Amministrazione Comunale. Già due pronunciamenti del Giudice hanno dato ragione ai ricorrenti, ma questo non sembra indurre la Giunta ad osservare con prudenza amministrativa, l’evolversi dei fatti.
Peraltro una gestione diretta comunale del cimitero, per il potenziale economico che sviluppa nell’ordine di diversi milioni di euro, non potrebbe che portare beneficio alle casse comunali, che sono in una situazione di collasso, al limite del dissesto finanziario.

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  1. Riportiamo da TELERADIOERRE
    Dopo le polemiche di questi giorni, torna sulla questione legata al project financing per il cimitero la Feniof-Confcommercio, il sindacato di categorie delle imprese di onoranze funebri che è stato tra i primi a sollevare la questione. Il sindacato ribadisce le sue ragioni invitando il Comune ad attendere, prima di prendere qualunque decisione, i pronunciamenti del Tar Puglia e dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici che è stata interessata della vicenda. Il punto di partenza del ragionamento della Feniof è che una gestione oculata ed efficiente dei servizi cimiteriali garantirebbe al Comune non solo le risorse per il cimitero ma anche soldi per risanare le casse comunali.
    In primo luogo la Feniof rilancia l’ipotesi di svuotare le centinaia di loculi la cui concessione trentennale è scaduta e non rinnovata. Una rapida riassegnazione – sostiene il sindacato – farebbe entrare nelle casse comunali una cifra cospicua. Secondo la Feniof sono ben oltre 500 i loculi per così dire “infruttuosi” per l’Amministrazione. Un intervento immediato garantirebbe al Comune entrate superiori agli 800mila euro. La Feniof nella sua analisi di gestione evidenzia anche che giornalmente il Comune tra assegnazione loculi, estumulazioni e traslazioni incassa mediamente 6000-7000 euro, una cifra significativa per la gestione dei servizi. Altra questione controversa riguarda la costruzione delle nuove cappelle di collettività sui suoli espropriati. Nel 2008 il Comune approvò la graduatoria con la richiesta di un acconto. Circa 1milione di euro entrò nelle casse di Palazzo di Città, ma non sembra che quelle somme siano state usate per migliorare la gestione del cimitero. Inoltre – continua la nota Feniof – il Comune sono anni che rinuncia ad assegnare in concessione i suoli per la costruzione delle nuove cappelle rinunciando a somme ingenti, in attesa di definire il progetto di privatizzazione. La Feniof chiude la propria nota invitando tutti i soggetti interessati, in primo luogo l’Amministrazione Comunale, a mostrare maggiore trasparenza chiarendo in modo esplicito le ragioni per cui non è in grado di far funzionare in modo adeguato una struttura pubblica quale il cimitero che ha tutti gli strumenti per mantenere gli equilibri finanziari di gestione.

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