Riportiamo un brano di un articolo apparso sul Corriere della Sera, cronaca di Napoli del 26 aprile 2010, dal titolo ‘I loculi al cimitero li assegna il boss‘
I posti al cimitero sono assegnati solo dopo il nulla osta del capoclan di Fuorigrotta. È quanto afferma un collaboratore di giustizia, Mario Toller. Il presunto boss chiamato in causa, Davide Leone, aveva anche l’ultima parola, in certi casi, sull’assegnazione dei loculi nel cimitero di zona. I verbali, come riporta il Mattino, sono relativi all’inchiesta sulla faida che insanguinò negli anni scorsi la periferia occidentale della città. Il pentito – che ha iniziato a collaborare con i magistrati dopo l’uccisione del figlio – rivela dettagli sull’attività del presunto boss: «Due affiliati mi dissero che per seppellire il cadavere della madre nel cimitero di Fuorigrotta si erano dovuti rivolgere a Davide Leone per competenza territoriale, in quanto lo stesso controllava quella zona di Fuorigrotta, comprese le attività del cimitero».
Toller fornisce poi anche una testimonianza diretta, legata proprio all’omicidio del figlio: «Anche quando andai a seppellire Giovanni al cimitero di Fuorigrotta ho incontrato … (omissis), che è legato a Davide Leone. Mi disse che io sapevo benissimo come funzionava il sistema in quel cimitero, e cioè che per avere la disponibilità di un loculo dovevo rivolgermi a Davide Leone».