Il Gruppo della Guardia di Finanza di Catania, sulla base delle direttive impartite dal Comandante Provinciale finalizzate al contrasto dell’economia sommersa nel settore dei lavori cimiteriali, ha eseguito una specifica attività di verifica mirata a scovare operatori economici che svolgono la propria attività nel Cimitero di Catania, consistente in lavori di scavo fosse tombali, costruzione e ristrutturazione di tombe.
I militari del 2° Nucleo Operativo hanno raccolto le richieste d’intervento da parte di privati cittadini provati e gravati dal lutto, costretti in tale circostanza a subire le vessazioni da parte di coloro i quali in totale evasione d’imposta, lucrano sulla ristrutturazione delle tombe approfittando dello stato di sofferenza e di dolore altrui.
Le indagini fiscali eseguite dagli uomini delle Fiamme Gialle, hanno permesso di rilevare materia imponibile sottratta a tassazione pari a 700mila euro ai fini del reddito ed euro 140mila ai fini dell’imposta sul valore aggiunto dovuta.
Sono state rilevate, inoltre, anche ipotesi di reato afferenti un giro di fatture per operazioni economiche inesistenti, emesse da altri 5 operatori economici segnalati direttamente all’Autorità Giudiziaria per violazione della normativa penale tributaria.
Particolare è stata l’attività d’indagine per ricostruire la posizione fiscale di tutti i soggetti ispezionati, data la totale mancanza di scritture e documentazione contabile dalla quale si potesse evincere la truffa perpetrata. A tal fine, i militari si sono serviti anche dei dati e della documentazione contabile fornita dai parenti e dagli amici delle persone decedute.
I soggetti vessati, alla fine, hanno dichiarato di avere pagato alle ditte responsabili della truffa, somme varianti da mille a seimila euro per i servizi inerenti la tumulazione dei propri estinti.
